TRAPANI, 25/01/10
COMUNICATO STAMPA
Era il 25 gennaio del 1983. In una fredda e gelida notte, alcuni colpi di mitraglietta squarciarono il silenzio in via Carollo a Valderice. La mafia aveva colpito di nuovo. Nel mirino dei sicari, il giudice Giangiacomo Ciaccio Montalto, sostituto procuratore della repubblica di Trapani. A ventisette anni da quell’omicidio i Giovani Comunisti ricordano la figura del magistrato ucciso dalla ferocia di Cosa Nostra.
L’unica colpa di Montalto? Essersi avvicinato troppo alla realtà. Alle collusioni tra mafia politica e massoneria. Era andato a toccare dei fili dell’alta tensione scoperti rimanendo folgorato. Montalto, così come Francesco Taurisano, trasferito dal Csm per incompatibilità ambientale e Carlo Palermo, scampato alla strage di Pizzolungo, ha vissuto l’isolamento dentro e fuori il palazzo. Le commemorazioni sono importanti, ma da sole non bastano. I nostri “eroi” e sono tanti, troppi, dobbiamo ricordarli da vivi, diffondendo sempre di più le loro idee. In un Paese, che sembra averla perduta la memoria, è normale che un mafioso come Vittorio Mangano, ottenga la patente di “eroe” dal Presidente del Consiglio e dal suo ex braccio destro, Marcello Dell’Utri, ora condannato per mafia. Noi sappiamo che l’eroe non è Mangano. E’ normale che in questo Paese, il Presidente del Consiglio dichiari: “I magistrati sono matti . Per fare quel lavoro devi essere mentalmente disturbato, devi avere delle turbe psichiche”. Oggi, i giudici Antonio Ingroia, Sergio Lari, Gaetano Paci, Nico Gozzo e Giovanbattista Tona sono dei bersagli viventi. Sono a rischio attentato. Il procuratore antimafia Nino De Matteo, che sta indagando sulle rivelazioni di Massimo Ciancimino è più fortunato, è solo sotto scorta da 16 anni. Adottiamio i giudici Antonio Ingroia, Sergio Lari, Gaetano Paci, Nico Gozzo e Giovanbattista Tona. Diamo loro e alle loro inchieste la massima visibilità e sostegno. Non permettiamo che vengano dapprima denigrati, poi isolati e alla fine zittiti come accadde 27 anni fa per Ciaccio Montalto.