No alla parata fascista di Casa Pound del 6 Febbraio!
Facciamo appello alle istituzioni, alle organizzazioni politiche e sindacali, alle forze sinceramente democratiche e antifasciste di Frosinone e di tutta la Ciociaria.
Il 6 Febbraio la formazione neo-fascista CPI (acronimo di Casa Pound Italia) intende scendere in piazza a Frosinone e insozzare con saluti romani e simbologia fascista la gloriosa storia democratica e antifascista del territorio. La manifestazione che Casapound ha intenzione di svolgere a Frosinone (una fiaccolata con partenza dal Campo sportivo alle ore 17.30) è una palese violazione della Legge Scelba del 20 Giugno 1952 che all’articolo 4 sancisce come colpevole di reato chi “pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche”. Casa Pound Italia è un organizzazione di “fascisti del terzo millennio” (così si definiscono) che dietro il paravento delle attività socio-culturali porta avanti una pratica squadrista, fascista e razzista. Fondata da personaggi come Gabriele Adinolfi (già membro dei Nuclei Armati Rivoluzionari –organizzazione tristemente nota in quanto responsabile della strage di Bologna-) Casa Pound è una delle numerose organizzazioni neo-fasciste che pullulano nel nostro paese nonostante la Costituzione nata dalla Resistenza e la legge Scelba del 1953 dicano a chiare lettere che simili organizzazioni sono da ritenersi fuori legge. Promuovere la guerra tra poveri, il razzismo, la xenofobia, il revisionismo storico è il fine ultimo del lavoro “socio-culturale” di CPI: attività che niente affatto di rado, sfocia nello squadrismo vecchia maniera. Assalti a sedi di sinistra, aggressioni razziali, aggressioni a militanti di sinistra sono la loro vera specialità.
Per intenderci Casa Pound è l’organizzazione che nell’Ottobre 2008 a Roma si rese responsabile dell’assalto squadrista contro un corteo per il diritto all’istruzione. Sempre la stessa organizzazione nella città di Roma si rese responsabile di un assalto contro una palazzina occupata da immigrati senza casa. Di simili imprese, questi “fascisti del terzo millennio” dalla lama facile, ne hanno compiute in ogni parte d’Italia che enumerarle ci resta difficile.
Noi non resteremo immobili di fronte al tentativo di questa organizzazione fascista e reazionaria di infiltrarsi nel tessuto sociale di una città come Frosinone che pure ha avuto i suoi martiri nella lotta contro il nazi-fascismo. Ci domandiamo come possa la Giunta Marini celebrare il 27 Gennaio (giornata della memoria degli ebrei sterminati dai nazisti) e poi soprassedere rispetto allo svolgimento pochi giorni dopo (il 6 Febbraio) di una parata fascista. Siamo forse alle prove di fascismo?
Esigiamo che tutte le istituzioni, dal Sindaco Marini, agli Assessori fino ad arrivare al Questore e al Prefetto, in osservanza della Costituzione e delle Legge Scelba del 1953 pongano divieto allo svolgimento della parata fascista del 6 Febbraio. Altrimenti tutta la cittadinanza antifascista e democratica della Ciociaria avrà ragione di credere che le istituzioni sono conniventi e complici con chi esalta la pagina più buia della storia d’Italia e tenta di riorganizzare moderne camice nere. Ciascuno si assuma le sue responsabilità!
Facciamo appello, in nome della tradizione antifascista di Frosinone e della Ciociaria e in nome della difesa degli insegnamenti della Resistenza, ad aderire al nostro appello affinché tale manifestazione non abbia luogo garantendo l’applicazione della Costituzione antifascista.
Per quel che ci riguarda lanciamo fin da ora un appello alla mobilitazione antifascista: Sabato 6 Febbraio mobilitiamoci in massa per dire no al fascismo, per affermare con forza che le strade di Frosinone e della Ciociaria appartengono agli antifascisti e che non deve esserci spazio alcuno per fascisti e razzisti.
Rete Antifascista – Antirazzista del Basso Lazio