Il IV congresso dei giovani comunisti, oggi qui a Rimini ha un valore aggiunto: non contribuiremo solo alla definizione di un nuovo assetto nazionale della nostra organizzazione, ma da oggi poniamo le basi per un nuovo assetto e una nuova stagione politica locale.
Il sostanziale appiattimento della nostra attività è stato il risultato di divergenze derivanti da un’infelice stagione politica del partito e dei giovani comunisti, incentrati più sulle lotte interne che su quelle sociali. Oggi vogliamo dire basta a questa deriva autolesionista, basta a questo modo di intendere e di fare politica; non possiamo più, né avremmo potuto prima, permetterci il lusso di pensare alla vita di partito come fine a sè stessa e concentrata su calcoli e logiche di appartenenza a correnti e sottocorrenti.
Vi è la necessità più che mai di tirare fuori il meglio di noi stessi, in quelle attività, in quelle iniziative che davvero ci riportano in mezzo alla gente e ci fanno parlare di concretezza, di alternative. Sì perchè se noi ci consideriamo comunisti, vuol dire che abbiamo avuto il coraggio di pensare e di immaginarci una società diversa, multiculturale, equa, partecipata e realmente democratica.
Il nostro pensiero forse ai più può sembrare utopico, e forse è vero, ma la cosa straordinaria è che la nostra “utopia”, se così la vogliamo chiamare, passa per la realizzazione di cose fortemente concrete e tangibili, i GAP, le casse di resistenza, i comitati per la casa.
Necessario al nostro sforzo di rilancio e di rinnovamento è il confronto sempre più stringente, continuativo e costruttivo in primo luogo con la FGCI e in secondo luogo con le associazioni, collettivi, centri sociali, che costellano il panorama provinciale.
Proprio la collaborazione con queste forze deve accompagnare e segnare l’attività dei Giovani Comunisti nel più ampio percorso intrapreso dal Partito con la Federazione della Sinistra.
Il compito che abbiamo davanti nei prossimi mesi e nei prossimi anni è delicato. La deriva culturale e politica di questo Paese ha trasformato la nostra società insegnandoci che l’egoismo ed il disinteresse nei confronti del prossimo sono l’unico modo per sopravvivere. Compito nostro è invertire questa tendenza, creare una vera alternativa sociale e culturale, riconquistare le forze che abbiamo perduto e trasformare questa società.
Chiediamo dunque, a tutti gli iscritti e a tutte le iscritte dei giovani comunisti della provincia di Rimini di sostenere questo indirizzo programmatico e di attuarlo insieme.
Coordinamento GC Rimini