I giovani comunisti di Lecco hanno avuto una rappresentanza, tramite la mia candidatura provinciale, alle ultime elezioni Regionali in Lombardia con la Federazione della Sinistra, progetto di aggregazione, a partire da Rifondazione Comunista, di forze anticapitaliste e con un progetto politico-culturale autonomo dal Partito Democratico. E’ innegabile come il mancato raggiungimento del 3%, sbarramento per accedere al Consiglio della Regione, sia stato un risultato negativo per la nostra lista; la scelta di porsi con coerenza, alternativi ai due grandi poli, non è stata avvantaggiata dal bipolarismo imposto dalla legge elettorale, esso, infatti, ha scardinato il pluralismo della rappresentanza politica, premiando quegli schieramenti che si contendono il potere, sempre meno alternativi e sempre più omologhi.
Vi è stato, però, un significativo dato per tutte le ragazze e i ragazzi che in questi ultimi tre anni hanno gravitato attorno ai Giovani Comunisti lecchesi; siamo, infatti, grati a tutte quelle persone che mi hanno permesso di ottenere, con ridottissime spese elettorali e “impossibilità” mediatiche note a tutti, 408 preferenze (in una delle provincie più piccole della Lombardia), superiori numericamente ai candidati di partiti come IDV, Sinistra e Libertà ed UDC.
Questa è una piccola nostra soddisfazione che mostra come un radicamento territoriale vero, non mediatico, stia ricrescendo, forse ancora troppo a rilento, ma dal quale si cominciano a raccogliere i primi preziosi frutti. E’ da questo dato che vogliamo e dobbiamo continuare.
Ho sempre voluto sottolineare la specificità della mia candidatura, espressione di militanza e passione politica non di un singolo, ma dell’intera giovanile di Rifondazione Comunista; questo risultato premia l’impegno di tutti e, non a caso, già dal giorno successivo alla tornata elettorale, ci siamo dati responsabilità precise e importanti per i prossimi mesi.
Siamo convinti che occorra rafforzare, con una partecipazione attiva sempre più convinta, la presenza all’esterno dei luoghi di lavoro e delle nostre scuole pubbliche, andando nel frattempo a cercare un radicamento indispensabile nei quartieri di Lecco e dei paesi limitrofi.
Per questo rilanciamo fortemente la nostra attività politica, ringraziando e, al contempo, assicurando ai nostri elettori un impegno sempre più serio e concreto, per riuscire ad essere ovunque si crei una scintilla di conflitto sociale, con lo scopo di alimentarla, dandole un indirizzo politico serio e all’altezza delle proposte politiche della sinistra unita.
Propongo il nostro progetto a tutti quei giovani che non si rassegnano al ristagno della partecipazione fra le nostre generazioni: se si vuole concretamente cambiare “lo stato di cose presenti” occorre rilanciare quella politica fatta tra e per la gente, per mostrarsi differenti e alternativi ad un sistema che ci vuole sempre più omologati ed asserviti a logiche di mercato e individualiste.
ALESSANDRO MARCUCCI
Portavoce provinciale Giovani Comunisti Lecco