Se questa foto vi fa orrore, ribrezzo; se vi mette angoscia e se siete a disagio, allora vuol dire che qualche breccia nel vostro “io” il pregiudizio l’ha fatta e la mantiene. Un pregiudizio non è mai classificabile in migliore o peggiore. E’ un aspetto assolutamente negativo della società e dell’individualità. Prima ce ne liberiamo tutte e tutti e prima sapremo fare veramente una battaglia per una più ampia acquisizione della libertà civile di amare chi ci pare: uomini che amano uomini; donne che amano donne; uomini e donne che si amano. E non esiste una scala di valori sull’amore: non è “normale” l’eterossesualità se non tanto quanto l’omosessualità.
Normale è ciò che non lede la libertà degli uni verso gli altri. Il pregiudizio la lede. Il pregiudizio non è normale. Un semplice sillogismo aristotelico? Non proprio: un rapporto di vera logica che funziona sia nella premessa minore che in quella minore e nella relativa conclusione. Agostino di Ippona diceva: “Ama e fa’ ciò che vuoi. Se taci, taci per amore. Se parli, parla per amore. Se correggi, correggi per amore. Sia il tuo cuore radicato nell’amore. Da questa radice non può nascere che del bene.”. Non è meglio della cappa d’odio che il pregiudizio impone? Buona giornata internazionale contro l’omofobia! I Giovani comunisti/e per i diritti civili, contro ogni discriminazione, contro l’omofobia! Siamo tutti gay, lesbiche, bisessuali e transessuali!
17 Maggio 2010