L’aggressione compiuta da Israele contro la nave di pacifisti diretta a Gaza rappresenta un atto di terrorismo, ancor più barbaro perché commesso da uno Stato, ancora più inaccettabile perché compiuto dietro ordine di un governo già impegnato in una guerra devastante contro il popolo palestinese. Nell’atto terroristico si smascherano plasticamente gli attori in campo: uno Stato che si vorrebbe democratico, amico dei più grandi Stati capitalistici ed imperialistici occidentali, e che con le bombe e i carri armati distrugge e uccide scientificamente; un popolo oppresso, che oggi più di ieri proverà a reagire con gli strumenti che ha a disposizione; e un popolo della pace che, nella misura in cui diventa attivo e militante, viene messo nel mirino israeliano e massacrato con eguale violenza.
Le dichiarazioni scriteriate del sottosegretario agli Esteri del governo Berlusconi a difesa di Israele hanno il suono della beffa macabra, ma sono del tutto coerenti con la linea politica guerrafondaia e nemica dei popoli della destra italiana. Noi chiediamo alle/i Giovani Comuniste/i in tutta Italia, da Roma al più piccolo comune, di mettersi al servizio di tutte le forze politiche, sociali e di movimento che in queste ore stanno convocando iniziative di mobilitazione e solidarietà.
Laddove non ci siano iniziative, chiediamo alle compagne e ai compagni di attivarsi direttamente. Le nostre parole d’ordine devono essere chiare: cordoglio fraterno per i morti, solidarietà ai pacifisti feriti, libertà per Gaza, fine dell’occupazione militare israeliana, processo internazionale per gli assassini responsabili della strage. Senza se e senza ma dalla parte di chi vuole la pace e la libertà del popolo palestinese.
traduzione di Simone Oggionni
31 Maggio 2010