A Catanzaro la Corte d’Assise e d’Appello ha appena rigettato la richiesta della Procura nel secondo grado del processo al “Sud Ribelle” incriminato per la costruzione della rete verso il NoG8 del luglio 2001 a Genova.
Tutti assolti gli attivisti del sud ribelle inseguiti da otto anni da un dossier preparato dagli uomini del generale Ganzer che li accusava di diversi reati, il più grave quello di cospirare contro gli organi costituzionali. Un’accusa paradossale che era piovuta addosso a una ventina di attivisti, soprattutto di Puglia, Campania e Calabria, e che diverse procure si erano rifiutate di trattare finché un controverso pm di Cosenza non se ne volle far carico. Il sud ribelle non era un’associazione sovversiva, era un pezzo della moltitudine che contestò il G8 del 2001. Il sostituto procuratore generale Marisa Manzini, stamane, aveva chiesto oltre 30 anni di carcere. I giudizi d’appello hanno confermato quindi la sentenza di primo grado.
Gli attivisti erano inizialmente accusati di «cospirazione politica, in quanto promotori e organizzatori di una vasta associazione sovversiva di oltre ventimila aderenti che attentarono all’ordinamento economico mondiale durante il vertice G8 di Genova del luglio 2001». Il sostituto procuratore generale Marisa Manzini aveva rinunciato a contestare l’accusa di associazione sovversiva, chiedendo invece di riconoscere gli imputati colpevoli di associazione a delinquere semplice.
L’udienza odierna, per ironia della sorte, si è tenuta nel giorno dell’anniversario della morte di Carlo Giuliani. Per ricordarlo il movimento ha manifestato davanti al palazzo di giustizia del capoluogo calabrese. I magistrati hanno dichiarato inammissibile l’appello dell’accusa in relazione ai capi di imputazione per i quali il procuratore generale ha rinunciato, confermando la sentenza di assoluzione pronunciata dalla Corte d’assise di Cosenza il 24 aprile 2008. Tra novanta giorni saranno depositate le motivazioni e la procura potrà decidere l’eventuale ricorso in Cassazione. Proprio una settimana fa proprio il generale Ganzer è stato condannato per una storia di traffico di stupefacenti internazionale finalizzato, tra l’altro, alla costruzione delle carriere sua e dei suoi uomini. La notizia rimbalza anche in piazza Alimonda dove si stà svolgendo la manifestazione di commemorazione per il nono anniversario dell’omicidio di Carlo Giuliani. Nove anni dopo, le condanne alle forze dell’ordine coinvolte nelle violenze alla Diaz e a Bolzaneto e l’assoluzione definitiva del sud ribelle, fa risaltare ancora di più il processo negato per il fatto più grave del luglio 2001, l’omicidio di un ragazzo.
Il messaggio dagli indagati:
«Il processo al Sud Ribelle finisce veramente qui. Grazie a tutti»