di Cosimo Bruzzo La situazione a Vicenza è gravissima. La città è in ginocchio per l’alluvione dei tre fiumi che attraversano in pieno centro la città, il Bacchiglione, il Retrone e l’Astichello, tutti gli uffici pubblici e le scuole rimarranno chiusi per almeno una settimana, sono state evacuate circa 4000 persone, di cui a Cresole e Caldogno sole 3000! Il bilancio parla di diversi feriti ed un disperso, un pensionato di 75 anni di Cresole, a Nord di Vicenza.
L’ultima alluvione risale al 1966, quella precedente al 1882 e questa è di gran lunga la più grave per i danni materiali, anche se nel ’66 morirono tre persone, in una società che allora era ancora poverissima e prevalentemente agricola.
L’esondazione del fiume Bacchiglione, e dei più piccoli Retrone ed Astichello ha provocato una situazione di emergenza nella città di Vicenza e in alcuni comuni limitrofi, dove interi quartieri sono sotto un metro di acqua e molte abitazioni sono senza nè luce nè gas da ieri, ricordando per portata certi grandi alluvioni europei.
In questa situazione gravissima è importante rispondere con senso di solidarietà e di partecipazione democratica, primariamente per superare l’emergenza ed anche per individuarne prontamente cause e responsabilità, affinchè ciò non abbia a ripetersi.
Oltre al repentino cambiamento di temperatura che ha comportato il veloce scioglimento della neve caduta nei giorni scorsi, molto è da attribuire alla dissennata politica di cementificazione del territorio (non secondaria la gigantesca opera di edificazione della base militare USA al Dal Molin) ed infine alla politica dei tagli alla manutenzione del patrimonio idrogeologico, con la mancata pulizia dei fiumi e dei fossi che abbondano nel nostro territorio.
In una parola la logica del profitto e della speculazione edilizia ha mostrato ancora una volta di essere contro l’uomo e contro la natura.
Il punto però è che una situazione di difficoltà come l’attuale non potrà essere risolta dalle singole risorse del Comune. Giustamente il sindaco ha chiesto 100 milioni di euro per ripulire tutto il fango, che copre a tonellate le vie del centro.
Stiamo intervenendo presso la Regione, con il nostro consigliere regionale Pietrangelo Pettenò presso il Consiglio Regionale perché, superata la crisi immediata, si metta da parte un consistente aiuto e che diventino priorità del Veneto la ricostruzione ed il totale ripristino della vita e della quotidianità vicentina, rappresentato in particolare dalle attività di chi lavora nel nostro territorio, anche al fine di attuare una politica diversa e sostenibile sul territorio, di prevenzione e di maggiore lungimiranza.
In queste ore Guido Bertolaso, resp. Protezione Civile Nazionale, è a Vicenza: ci auguriamo che il problema di Vicenza e provincia diventi una priorità anche per lo Stato e che si valuti un serio investimento concreto, non come quello che purtroppo abbiamo visto in altre parti d’Italia, per monitorare e tentare di risolvere i problemi della nostra città e di tutta la Provincia: un patrimonio di tutti.
Come Giovani Comunisti stiamo giusto mettendo a punto le prime iniziative di solidarietà attiva, raccogliendo i beni di prima necessità da mettere a disposizione dei nostri concittadini sfollati e da oggi all’una di pomeriggio alcuni compagni di GC e Collettivo sono volontari con la Protezione Civile, spalando il fango fianco a fianco con i nostri concittadini! Alle ore 17.30 facciamo riunione dove faremo il punto della situazione!
Unica notizia buona: tanti disagi ma intanto hanno dovuto fermare i lavori alla nuovabase militare e la sede della Lega Nord è stata allagata fino al soffitto!! (E’ lo stabile grigio in fondo alla via…) XD
Vi tengo informati sulle nostre prossime iniziative e su come va la situazione..
Un saluto a pugno chiuso,
COSIMO BRUZZO
coordinatore GC Vicenza