La situazione della popolazione Saharawi del Sahara Occidentale occupato è sempre più drammatica. L’intervento militare dell’esercito marocchino di lunedì scorso è soltanto l’ultima di una serie di aggressioni non più tollerabili da parte della comunità internazionale. Le violenze, le torture, le persecuzioni sono la regola. Noi non possiamo rimanere in silenzio.
Ci rivolgiamo alle Nazioni Unite e soprattutto alla solidarietà internazionalista dei popoli e delle realtà democratiche. Ci rivolgiamo alla coscienza civile di chi fino ad oggi ha chiuso gli occhi.
Per questo i Giovani Comunisti aderiscono al presidio davanti all’ambasciata marocchina a Roma convocato per domani.
Lo facciamo senza nutrire – al contrario di altri – nessuna speranza circa il ruolo e l’iniziativa del Governo italiano, i cui rapporti con il Marocco si riducono, purtroppo, a storie squallide di escort e festini.
La risposta può venire dalle Nazioni Unite e dai popoli. Nel nostro Paese dalle forze democratiche e dalle grandi organizzazioni sociali della sinistra.
SIMONE OGGIONNI
(portavoce nazionale Giovani Comunisti)
Venerdì 12 Novembre 2010