Oggi, 28/12/20210, al porto di Civitavecchia è stato commesso un grave reato costituzionale da parte delle forze dell’ordine nei confronti di circa 200 pastori sardi arrivati in mattinata per protestare pacificamente contro il governo a causa del disagio che provano. L’accoglienza è stata delle migliori: sequestrati loro i pulmann per andare a Roma e costretti a non uscire dal porto senza un preciso motivo.
Trattati come criminali, alla stregua delle bestie, bloccati per ore dentro il porto senza possibilità di uscita. La delegazione, pacifica e composta da padri di famiglia con al seguito mogli e ragazzi, aveva preparato un volantino, che alleghiamo, con il quale intendeva scusarsi dei disagi che la manifestazione avrebbe inevitabilmente creato, spiegando civilmente i motivi della protesta, come si può leggere nello stesso…
La federazione della sinistra è al fianco dei pastori nella lotta per un futuro migliore e più dignitoso.
Volantino del MPS agli Automobilisti Romani
Cittadini e Automobilisti,
chiediamo scusa per il disagio che Vi stiamo arrecando. Ma siamo costretti a scendere in piazza, perché la pastorizia vive da anni una situazione insostenibile, che rischia di far scomparire dal processo produttivo un settore che occupa decine di migliaia di persone.
La politica regionale, nazionale ed europea non si preoccupa dei nostri problemi e per questo oggi siamo qui a manifestare a Roma perché riteniamo che sia importante portarvi a conoscenza del nostro dramma e per chiedere la Vostra piena solidarietà. Ormai tutto quello che viene prodotto dalla terra non ha nessun valore, siano essi beni di natura animale o vegetale anche se si tratta di prodotti indispensabili per la Vostra esistenza. E il consumatore paga tutto più caro.
Da oltre 20 anni ci hanno imposto di investire per adempiere a tutte quelle normative che l’Unione Europea imponeva, mentre lo stato e la Regione non hanno adottato misure per tutelare le nostre produzioni in sede europea, accettando, senza mai contestare, miseri contributi in cambio della rinunzia alla produzione.
Tutti gli sforzi e i sacrifici che agricoltori e allevatori hanno fatto con i loro investimenti sono stati vani ed anzi hanno causato disagi economici e in molti casi il fallimento delle aziende.
Attorno ai pastori e agricoltori si e sviluppata una burocrazia parassitaria che tutto consuma e niente produce, divorando montagne di soldi pubblici spesi solo per alimentare il loro famelico mantenimento. Una burocrazia mostruosa che a niente serve e niente produce. Tutto in nome di pastori e agricoltori che sono stati presentati all’opinione pubblica come costosi assistiti.
I pastori e gli agricoltori sono le vere vittime di una politica ignava e cialtrona che tutto fa all’infuori di creare sviluppo.
Per questo oggi siamo qui a manifestare nostro malgrado creando purtroppo disagio a persone che non hanno niente contro di noi e nessuna colpa della nostra drammatica situazione.
Per tutto questo chiediamo scusa e la Vostra comprensione per ciò che facciamo, nella speranza che decine di migliaia di famiglie di pastori e di agricoltori non finiscano sul lastrico, mettendo in ginocchio una parte importante dell’economia e della tutela dell’ambiente.
Per questo chiediamo la Vostra solidarietà alla nostra lotta. Che è anche Vostra.
28 Dicembre 2010