di Paolo Ferrero, Anna Belligero ed Eleonora Forenza
Riteniamo gravissimo l’atto del Rettore dell’Università di Catania, Antonino Recca, che ha richiesto sanzioni disciplinari nei confronti dello studente Matteo Iannitti, reo soltanto di essere un giovane comunista, iscritto al Prc, nonché uno degli esponenti più rappresentativi del Movimento Studentesco Catanese. Un movimento che a Catania, come in tutta Italia negli scorsi mesi, si è opposto ai tagli dei fondi all’università, tagli che colpiscono in primo luogo proprio le università del Sud, e ad una riforma del sistema scolastico e universitario che smantella il pubblico, il diritto allo studio, la ricerca e dà ancora più privilegi ai baroni. Un movimento, dunque, dalla parte degli studenti, della scuola e dell’università.
Non comprendiamo quindi come il Rettore di una delle più grandi Università del Mezzogiorno possa avere questo atteggiamento. Gli studenti come Iannitti andrebbero ringraziati per il lavoro che ogni giorno svolgono per il sapere e la ricerca, e non trattati come dei criminali. Lottare per un’università migliore, pubblica e aperta è un modo per essere pienamente studente e cittadino. Come direbbe Max Weber: “che i migliori giovani si diano alla politica”.
Chiediamo che il Rettore ritiri immediatamente quella lettera di minacce – che suona come un avvertimento, che non ci fa paura, ma ci fa rabbrividire, perché mira a colpire un ragazzo, solo uno studente, da una posizione di forza e di potere come quella del Rettore – e utilizzi gli strumenti democratici del dialogo e del confronto per rispondere alle domande degli studenti.
PAOLO FERRERO- Segretario nazionale PRC- SE
ANNA BELLIGERO – Portavoce nazionale Giovani Comuniste/i
ELEONORA FORENZA – Responsabile Conoscenza PRC- SE