Nel pomeriggio di Venerdì 25 marzo, durante lo svolgimento del convegno «Confine orientale italiano – Occupazione fascista e foibe» organizzato da Rifondazione Comunista, Arci, Anpi e dall’ associazione Fata Morgana, presso l’ex cinema di via Macel Gattesco, nel centro storico di Viterbo, si è assistito all’ennesimo atto di squadrismo. Una ventina di ragazzi, dalla testa rasata e di chiara appartenenza a gruppi neofascisti, ha fatto irruzione nei locali urlando ai partecipanti del convegno frasi del tipo “porci comunisti” e “gli assassini siete voi”, rovesciando un tavolo pieno di libri e altro materiale dell’iniziativa, lanciando in aria dei volantini prima di allontanarsi. Tra i presenti ci sono stati momenti di panico, facilitando la fuga degli aggressori e la manifestazione è stata sospesa.
La nostra Regione, purtroppo, non è nuova a questo tipo di aggressioni di matrice fascista, basti ricordare il raid avvenuto da parte di esponenti dell’organizzazione neofascista Casapound, solo un anno fa, all’università di Tor Vergata ai danni di alcuni ragazzi che distribuivano volantini contro un iniziativa pubblica. La destra moderna vive di ignoranza, appropriandosi di miti ed esempi non appartenenti al pensiero fascista (come i manifesti raffiguranti il Che o a quelli con Capitan Harlock). Questi sono gruppi di ragazzi organizzati e incitati all’odio, foraggiati e protetti da quella destra finta moderata dei fascisti in doppio petto, sempre pronti ad intimorire chi ancora con fatica e con coraggio cerca di mantenere viva la memoria storica e antifascista della nazione
Le/i Giovani comuniste/i del Lazio esprimono la propria solidarietà a tutti i compagni che con tanto impegno e fatica avevano organizzato il Convegno; infine, le/i Giovani comuniste/i del Lazio, consapevoli dell’importanza di formare un servizio d’ordine da mandare a supporto laddove vengano organizzate iniziative di Partito, onde evitare ulteriori aggressioni ai compagni, si impegnano a lavorare in questa direzione.
Giovani comuniste/i Lazio