di Paolo Ferrero
Lo sciopero generale di oggi è molto importante. Per questo voglio innanzitutto voglio ringraziare tutti i lavoratori e le lavoratrici che lo stanno facendo in queste ore e ringraziare la CGIL e il sindacalismo di base che lo hanno proclamato.
Uno sciopero importante non solo perché la manovra del governo è una manovra ingiusta: difende i ricchi e i privilegi delle caste mentre attacca pesantemente i diritti sindacali e le condizioni di vita dei pensionati, delle lavoratrici e dei lavoratori – pubblici e privati – dei precari.
La manovra, oltre ad essere ingiusta è anche recessiva – cioè aggraverà la crisi economica – e favorirà la speculazione finanziaria, che continua tranquillamente a fare il suo sporco lavoro in tutta Europa.
Il punto fondamentale è quindi che la manovra del governo produrrà effetti opposti a quelli sbandierati: è un manovra che aggrava la crisi economica e pone le condizioni per un ulteriore attacco speculativo contro l’Italia. La ricetta che stanno applicando all’Italia – come al Portogallo, alla Spagna, all’Irlanda – è uguale a quella applicata alla Grecia: demolire i diritti dei lavoratori, privatizzare tutto e produrre quindi la recessione. Parallelamente permettere alle banche e alle finanziarie di speculare sul debito pubblico impossessandosi delle risorse sottratte ai lavoratori.
Al contrario di cosa dicono l’Unione Europea, la Banca Centrale Europea, il governo Italiano, il Presidente della Repubblica, i grandi mezzi di informazione, la speculazione finanziaria non nasce dai debiti degli stati ma dal fatto che la Banca Centrale Europea agisce come una banca privata e non come una banca centrale. I paesi più deboli dell’’Europa subiscono la speculazione sul debito pubblico unicamente perché la BCE non fa quello che fanno tutte le altre Banche centrali dell’Universo, cioè non compra direttamente, al tasso di sconto ufficiale, i titoli di stato dei paesi europei. Se la BCE facesse il suo mestiere non vi sarebbe in Europa alcuna speculazione. Ad esempio il Giappone ha un debito pubblico del 220 % eppure non è sottoposto a nessun attacco speculativo. Questo per la semplice ragione che la Banca Centrale giapponese – come tutte le banche centrali del mondo – compra direttamente i titoli di stato pubblici senza passare dal mercato. Ovviamente anche i paesi europei facevano così prima che i trattati di Maastricht dessero vita all’Euro e costruissero questa follia finanziaria che si chiama Banca Centrale Europea.
Siamo quindi nell’occhio del ciclone di una gigantesca truffa attuata dalle classi dominanti europee – dai banchieri ai padroni, dai popolari ai socialdemocratici ai liberali – a scapito dei popoli europei. Vi è un livello di falsificazione dei motivi della crisi e dei motivi della speculazione al cui confronto la propaganda nazista di Goebbels impallidisce. Il neoliberismo è in crisi ma il pensiero unico neoliberista funziona a pieno regime e manipola le coscienze raccontando balle clamorose che paiono vere solo perché sono ripetute quotidianamente a reti unificate da tutti coloro a cui viene concessa la parola. Questa è la ragione strutturale della vergognosa censura che subiamo. Anche per questo è così importante questo sciopero: rompe il coro dell’unanimismo e dell’Union Sacree in cui gli interessi dei ricchi vengono contrabbandati come gli interessi dei popoli.
In realtà la speculazione finanziaria viene consapevolmente utilizzata dalle classi dominanti europee per due motivi: innanzitutto obbligare i governi dei vari paesi con minore produttività del lavoro a tagliare brutalmente lo stato sociale, gli stipendi e i diritti dei lavoratori. Senza lo spauracchio della speculazione Berlusconi non sarebbe mai riuscito a varare due stangate come quelle contro cui stiamo lottando. Non ci sarebbero riusciti il governo Greco, quello Portoghese, Spagnolo e via dicendo.
In secondo luogo la speculazione finanziaria viene utilizzata per determinare un enorme spostamento di risorse dal basso verso l’alto, dai lavoratori alle banche. Stiamo vivendo nel mezzo del più gigantesco furto legalizzato che la storia dell’umanità abbia mai visto.
L’obiettivo delle classi dirigenti europee è semplice quanto brutale: determinare una pesante riduzione del tenore di vita del popolo e del potere dei lavoratori per aumentare la competitività dell’Europa a livello mondiale basata sulla drastica riduzione del costo del lavoro. Non stiamo parlando di qualche sacrificio ma di un vero e proprio salto indietro nella storia, del dimezzamento dei salari e delle tutele. La speculazione serve a costruire un “vincolo esterno” che permetta di fare questa vera e propria rivoluzione passiva contro i popoli europei. Per questo mettono attaccano sia i diritti civili che i diritti sociali, la Costituzione come il Contratto nazionale di lavoro e la sanità pubblica: vogliono cancellare il ‘45, quel gigantesco movimento di liberazione dal nazifascismo che ha cambiato la faccia all’Europa e al mondo.
Per questo noi comunisti dobbiamo lottare contro il governo Berlusconi e costruire le alleanze necessarie per mandarlo a casa. Parallelamente però dobbiamo costruire un fronte di lotta contro il capitale finanziario, le politiche europee e il neoliberismo. Solo sconfiggendo il neoliberismo è possibile uscire dalla crisi che il neoliberismo ha provocato. Per questo proponiamo una manovra alternativa a quella di Berlusconi ma proponiamo anche il rovesciamento delle politiche della BCE e la nazionalizzazione delle grandi banche, al fine di mettere la mordacchia al capitalismo finanziario e ricostruire un serio intervento pubblico in economia. Lo facciamo in piena sintonia con gli altri partiti della sinistra europea, che portano avanti nei loro paesi le nostre stesse parole d’ordine. Lo facciamo puntando a costruire – paese per paese – una rivolta contro le politiche europee.
Lo sciopero generale è quindi per noi il primo passo per costruire una consapevole rivolta contro questo enorme attacco delle classi dominanti contro il popolo italiano e contro i popoli europei.
PAOLO FERRERO
da Liberazione del 6 Settembre 2011
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SCIOPERO GENERALE IN TUTTA ITALIA, DOVE E QUANDO
Abruzzo:
• Teramo – concentramento corteo ore 9.30 largo Madonna delle Grazie.
Alto Adige:
• Bolzano – partenza corteo ore 9.30 Piazza Matteotti.
Basilicata:
• Matera – partenza corteo ore 9 Piazza Matteotti.
• Potenza – partenza corteo ore 9 San Rocco.
Campania:
• Napoli – partenza corteo ore 9.30 Piazza Mancini. Comizio coclusivo del Segretario Confederale CGIL, Vincenzo Scudiere.
• Benevento – partenza corteo ore 9.30 Piazza Santa Maria.
• Salerno – partenza corteo ore 9.30 Piazza Vittorio Veneto.
• Caserta – partenza corteo ore 9.30 Piazza Ferrovia.
• Grottaminarda – partenza corteo ore 9.30 Piazzale Padre Pio.
Lazio:
• Roma – Concentramento corteo ore 9 in Piazza dei Cinquecento (angolo via Cavour). Il corteo passerà per via Cavour, sfiorerà la Basilica di Santa Maria Maggiore, per proseguire su via Merulana, via Labicana, via Celio e concludersi verso le ore 11 nei pressi del Colosseo, vicino all’Arco di Costantino, con il comizio del Segretario Generale CGIL, Susanna Camusso.
Liguria:
• Genova – Cortei a partire dalle ore 9 dal Terminal Traghetti, Via Milano (Coop A. Negro) e dai Giardini Stazione Brignole (lato p.zza della Vittoria). Comizio conclusivo in piazza De Ferrari con la Segretaria Confederale CGIL, Vera Lamonica.
• Savona – Concentramento in piazza Sisto IV alle ore 9.
• Imperia – Corteo con partenza da Piazza Bianchi alle ore 9 con arrivo in Piazza Della Vittoria verso le ore 11 dove si svolgerà il comizio conclusivo.
• La Spezia – Corteo da Piazza Europa alle 9.30 con arrivo in Piazza del Bastione.
Lombardia:
• Bergamo – Corteo alle 9,30 dalla Stazione (Piazzale Marconi) a Piazza Vittorio Veneto.
• Brescia – Corteo alle 9 da Piazza Garibaldi a Piazza della Loggia.
• Brianza – Corteo alle 9,30 dalla stazione di Monza a Piazza San Paolo.
• Como – Presidio alle 10 sotto la sede della Prefettura in Piazza Vittoria.
• Cremona – Corteo alle 9 da Palazzo Cittanova ai Giardini Pubblici di P.zza Roma.
• Lecco – Corteo alle 9 dalla sede sindacale di via Besonda a P.zza Garibaldi.
• Lodi – Presidio alle 9,30 sotto la sede della Prefettura in Corso Umberto.
• Mantova – Corteo alle 9 da Largo Pradella a Piazza Mantegna.
• Milano – Corteo alle 9,30 dai Bastioni di Porta Venezia a Piazza del Duomo. Comizio conclusivo del Segretario Confederale CGIL, Fulvio Fammoni.
• Pavia – Presidio alle 10 sotto la sede della Prefettura in Piazza Guicciardini.
• Sondrio – Presidio alle 10 sotto la sede della Prefettura.
• Ticino Olona – Corteo alle 9,30 da P.zza Alberto da Giussano a Piazza San Magno a Legnano.
• Valle Camonica-Sebino – Corteo alle 9,30 dal Piazzale della stazione di Boario al municipio di Darfo.
• Varese – Corteo alle 9,30 da Piazza della Repubblica a P.zza Montegrappa.
Marche:
• Ancona – concentramento corteo ore 9, C.so C. Alberto (Salesiani). Comizio ore 10.30 Piazza Roma.
• Ascoli Piceno – concentramento corteo ore 9.30, P.zza Giaconini (Lungo Tronto). Comizio ore 11 P.zza Simonetti.
• Fermo – concentramento e comizio ore 10 P.zzale Azzolino.
• Macerata – corteo ore 9 P.zza della Vittoria. Comizio ore 10.30 P.zza V. Veneto (S.Giovanni).
• Pesaro-Urbino – corteo ore 9 P.le 1^ Maggio. Comizio ore 10.30 P.le Lazzarini.
Piemonte:
• Vercelli – ore 10-12 manifestazione e presidio davanti Prefettura.
• Biella – ore 10-12 presidio davanti Prefettura, ore 14-18.30 volantinaggio in centro città.
• Cuneo – partenza corteo ore 10 da Piazza Europa. Comizio conclusivo al Parco della Resistenza.
• Torino – concentramento corteo ore 9 Piazza Vittorio. Comizio conclusivo del Segreterio Confederale CGIL Danilo Barbi in piazza San Carlo.
• Alessandria – presidio dalle ore 10 in Piazza della Lega.
• Novara – concentramento corteo ore 9,30 in piazza Matteotti.
• Verbania – ore 9 manifestazione e presidio in piazza Ranzoni.
• Asti – ore 9 -12.30 manifestazione e presidio in Piazza del Palio.
Puglia:
• Bari – Comizio conclusivo del Segretario Confederale CGIL, Fabrizio Solari.
Sardegna:
• Cagliari – Concentramento ore 9.30 in Piazza Garibaldi. Comizio conclusivo in Piazza del Carmine del Segretario Confederale CGIL, Nicola Nicolosi.
• Sassari – Concentramento ore 10 in Piazza Castello.
• Nuoro – Concentramento ore 9.30 in Piazza Italia e corteo fino alla sede della Prefettura.
• Oristano – Concentramento ore 10 in Piazza Roma.
• Olbia/Tempio – Concentramento ore 10 davanti al Comune di Olbia e corteo fino a Piazza Regina Margherita.
• Carbonia/Iglesias – Concentramento in Piazza Roma ore 9.30 e corteo fino a Via Mannu.
• Medio/Campidano – Concentramento a Sanluri, Piazza San Pietro (Municipio) ore 9.30. Alle ore 11 assemblea aperta nel Montegranatico.
• Ogliastra – Concentramento a Tortolì, Piazza Fra Locci ore 10.
Sicilia:
• Palermo – Concentramento ore 9 in piazza Croci e comizio in Piazza Cavour.
• Catania – Concentramento ore 9 in piazza Bellini. Comizio conclusivo del Segretario Confederale CGIL Serena Sorrentino, alle 11.30 in piazza Manganelli.
• Messina – Concentramento ore 9.30 in piazza Antonello. Comizio in piazza Lo Sardo.
• Agrigento – Concentramento ore 10.30 in piazza Cavour.
• Caltanissetta – Sit-in di fronte Prefettura dalle ore 10.
• Enna – Corteo ore 10 in piazza S. Francesco.
• Ragusa – Sit-in ore 10 di fronte alla Prefettura.
• Siracusa – Concentramento ore 9 davanti alla Prefettura.
• Trapani – Partenza corteo ore 9 piazza Vittorio Veneto, che si concluderà a Piazza Saturno.
Toscana:
• Arezzo – Corteo per le vie della città e comizio conclusivo in piazza.
• Firenze – La manifestazione partirà da piazza Cavalleggeri, di fronte alla Biblioteca Nazionale.
• Grosseto – Dalla mattina di lunedì 5 presidio permanente davanti alla Prefettura. Notte bianca di lotta con iniziative, raccolta di firme, musica.
• Livorno – Concentramento ore 9 in piazza Magenta, il corteo sfilerà lungo le vie del centro per arrivare in Piazza Civica dove hanno sede le istituzioni.
• Lucca – Corteo per le vie cittadine e comizio conclusivo nella piazza civica.
• Massa Carrara – Ore 9 concentramento presso la Ex Eaton. Corteo cittadino. Ore 12 Piazza Mercurio Comizio Conclusivo.
• Pisa – Presidio di massa davanti alla Prefettura e comizio.
• Pistoia – Presidio davanti alla Prefettura e comizio.
• Prato – Presidio in Piazza Duomo davanti alla prefettura.
• Siena – Corteo con comizio conclusivo in Piazza Salimbeni.
Umbria:
• Perugia – ore 10 Piazza della Repubblica.
• Terni – ore 10, in viale della Stazione, davanti alla Provincia.
Veneto:
• Mestre – Partenza corteo ore 9. Comizio conclusivo del Segretario Confederale CGIL Enrico Panini, alle ore 10.30 in Piazza Ferretto.
6 Settembre 2011