di Kykeon
Continuate a sventolare le vostre foglie di fico: una sincera ipocrisia trasuda dalle vostre bocche, le vostre lingue denunciano gli orrori commessi da voi stessi durante le piene di intolleranza. Approfondite le vostre lacerazioni: le differenze da voi discriminate con sottile ironia. Non smettete di offendere la memoria della Speranza, sbarrata da un vostro uomo dotato di orecchie sensibili e con mani che hanno aggredito il grilletto, interrompendo il personale esodo verso una meta promessa, la stessa che ha restituito il sangue alla terra madre.
Un cimitero a cielo aperto costeggia l’Arno e voi continuate a ballare sulle note delle urla di terrore: ricominciate a regalarci le lapidi ma noi continueremo a recidere le vostre radici, a scavalcare le vostre barriere, ad usare le mani per accarezzare. Non per trasformare le vite in cibo per vermi sotterranei. Noi, non voi.
KYKEON
19 dicembre 2011