di Il nostro tempo è adesso.it
Il tasso di disoccupazione giovanile sale sempre più su e ogni mese l’Istat ci consegna un nuovo record. E’ la conferma che la disoccupazione giovanile e la precarietà, non lo spread, sono la vera emergenza. La fotografia è la seguente: 1 su 3 senza lavoro (e senza alcuna forma adeguata di welfare aggiungiamo noi). Gli altri 2 con lavori quasi sempre precari e compensi al di sotto della decenza. Riteniamo che l’agenda del governo debba ripartire da qui: dallo spreco di una generazione che oggi ottiene il record di disoccupazione nella storia italiana.
Ben vengano politiche europee per la creazione dell’occupazione giovanile, ma sia chiaro che il loro segno deve essere opposto a quello adottato finora: non ci stiamo a proseguire sulla strada fallimentare della riduzione dei diritti e del costo del lavoro.
Il tema vero è la creazione di nuovi posti di lavoro, con l’investimento sulla conoscenza, sull’occupazione dei giovani e delle donne. Bisogna eliminare la precarietà riducendo drasticamente le tipologie contrattuali più precarizzanti, ed estendere gli ammortizzatori sociali, anziché ridurli.
E infine va istituito un reddito di inserimento che tolga i giovani dalla morsa della precarietà e del lavoro nero: e bisogna farlo con risorse vere, non con architetture prive di finanziamenti.
Non è la crisi a dover dettare l’agenda di Governo ma i bisogni delle persone e la loro dignitá: lo abbiamo sempre detto, e lo ripetiamo a beneficio dei componenti del Governo e a quanti, come recentemente Eugenio Scalfari, hanno sostenuto il contrario. I sacrifici per uscire da questa crisi economica e sociale li chiediamo alla finanza e ai poteri forti dell’economia.
Per tutto questo il comitato Il nostro tempo é adesso lancia una staffetta di azioni: domani a Napoli alle 11,30 a in piazza del Gesù, i giovani precari daranno la loro lezione al governo dei Professori. Seguiranno azioni nella altre città. A Roma l’appuntamento è per lunedì pomeriggio, per prendere la parola sulla precarietà da cancellare, sul welfare da estendere, su una generazione da valorizzare.
IL NOSTRO TEMPO E’ ADESSO.IT
1° febbraio 2012