di Simone Oggionni
I Giovani Comunisti aderiscono alla giornata di mobilitazione contro la precarietà indetta dalla Cgil per il 10 Maggio. In una fase politica tanto drammatica per l’economia quanto per la tenuta democratica del Paese, il Governo Monti, in linea con le teorie di austerity imposte dalle banche centrali e dai mercati finanziari, fa pagare il peso reale della crisi a giovani, precari, disoccupati e pensionati. Non è un caso che la fase apicale dell’attacco ai diritti e alle garanzie offerte dalla Costituzione si svolga sul campo del mercato del lavoro: meno diritti per poter abbassare il costo medio dell’occupazione e scaricare sulle fasce più deboli il costo materiale del debito pubblico.
Il tasso di disoccupazione giovanile a Marzo sfiorava il 36 per cento, con un aumento esponenziale dall’insediamento del nuovo Governo; l’ennesimo aumento dell’età pensionabile -assieme alla norma sul pareggio di bilancio- non potrà che rendere ancor più allarmante questo dato già gravissimo. Siamo convinti invece che l’unica via d’uscita dalla crisi consista esattamente nella valorizzazione della cultura e del lavoro: per questo riteniamo prioritaria l’introduzione di un salario minimo sociale e di un reddito minimo garantito, assieme all’estensione a tutti i lavoratori delle garanzie previste dall’articolo 18.
Crediamo come Joseph Stiglitz che nessuna forma di austerità salverà l’Italia senza l’introduzione di una tassa sui grandi patrimoni, e più radicalmente che non esista altra strada per il superamento della crisi se non quella di una maggiore giustizia sociale. Crediamo allo stesso modo si renda necessario costruire e sedimentare organicamente un fronte unito ed esteso delle forze d’alternativa: l’Europa in questi mesi ha raccontato la storia politica vincente di grandi movimenti antiliberisti, spesso con una connotazione generazionale radicale che impone a tutti noi rinnovamento, discontinuità, cambiamento.
Il 10 Maggio da questo punto di vista è per noi parte del percorso di mobilitazioni che il 12 ci vedrà ritornare uniti in piazza per la manifestazione nazionale della Federazione della Sinistra: questo è solo l’inizio, continuiamo a lottare!
per i GIOVANI COMUNISTI/E
SIMONE OGGIONNI
Portavoce nazionale
7 maggio 2012