UN FIORE PER CHE GUEVARA
di Marcello Minerbi
Il capitano diceva:
“Guardate questa montagna brulla
vi si contanno i sassi”.
Sulla montagna
andava un uomo
cantava un uomo
chiamato Che Guevara, Che Guevara
Che Guevara, Guevara.
Ricorda ragazzo che
il mondo non morirà
perdona tuo padre
se non ti capisce,
perdona la gente
ch’è vile e tradisce
tutti i sogni
Che Guevara, Che Guevara.
Il capitano diceva:
“Guardate questa montagna brulla:
non vi cresce un filo d’erba,
e noi la controlliamo”.
Oggi è diverso,
vi è nato un fiore
e questo fiore si chiama
Che Guevara, Che Guevara
Che Guevara, Guevara.
Ricorda ragazzo che
il mondo non morirà
finchè nasce un uomo
che chiede alla vita
il tempo di dare
un poco d’amore
Che Guevara, Che Guevara.
E il capitano dirà:
“Quanti maledetti fiori su questa montagna
per nascondere il maledetti banditi!”
E sopra il mondo
cadranno fiori
nati dal cuore dell’uomo
Che Guevara, Che Guevara
Che Guevara, Che Guevara.