del Com. centrale del Partito del Popolo Palestinese
Cari compagni, come tutti sapete, il 29 novembre 2012, la giornata internazionale di solidarietà per il popolo palestinese, ci sarà una votazione presso le Nazioni Unite per l’avanzamento dello status della Palestina, ora stato non membro dell’Onu.
Il nostro popolo si è visto negare per quasi un secolo i propri diritti umani e nazionali.Quindici giorni prima di quella data, il 14 novembre 2012, è iniziata una nuova aggressione israeliana alla striscia di Gaza. La tempistica di questa aggressione si è inserita nel quadro delle elezioni (politiche) israeliane previste per gennaio.
Quello che testimoniamo è un attacco criminale contro il nostro popolo assediato a Gaza. Non ha nulla a che vedere con la sicurezza e molto a che vedere con la negazione dell’inalienabile diritto di autodeterminazione del nostro popolo. Israele tenta di fermare la nostra proposta all’ONU e le sue politiche che deteriorano la situazione sul campo non fermeranno il nostro popolo sulla sua strada verso l’unità nazionale, la liberazione e la ricerca di una pace giusta, integrale e duratura. Abbiamo sopportato l’espropriazione e l’esilio forzato sin dal 1948.
Circa un milione di palestinesi sono stati espulsi con la forza dalle loro case in Palestina. Da allora, la nostra presenza nella nostra madrepatria è stata minacciata. L’occupazione israeliana nel giugno del 1967 di tutti i territori palestinesi ha portato ancor più sofferenza e dolore. Le politiche israeliane nel 45 anni di occupazione sono state improntate all’espropriazione delle terre, degli insediamenti, all’assedio intorno a Gaza e in Cisgiordania, alla demolizione delle case, alla creazione di zone militari, punti di controllo e un muro che soffoca la nostra terra.
La fine dell’occupazione israeliana è l’unica via per i palestinesi per poter godere una vita di prosperità e progresso. È anche la via per ottenere la nostra libertà e la nostra dignità.
Crediamo che l’iniziativa dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina per migliorare lo status della Palestina presso le Nazioni Unite sia un passo politico positivo, collettivo e importante che ci porterà più vicino alla libertà. Questo è un passo nella giusta direzione per la causa di una pace giusta e completa, basata sulle risoluzioni di legittimazione internazionale. Approviamo completamente questa richiesta, così come abbiamo sostenuto la domanda della Palestina per un pieno riconoscimento come Stato membro un anno fa. Il nostro partito ha giocato un importante ruolo nello stimolare l’iniziativa dell’ONU e chiede a tutti i partiti comunisti e di sinistra di approvare totalmente questa proposta.
Vi chiediamo di sostenere la nostra lotta e i nostri sforzi nel lanciare una nuova offensiva politica che aprirà la strada verso la reale indipendenza in uno Stato palestinese sovrano sui confini del 4 giugno 1967.
Vi chiediamo di consolidare le vostre posizioni, azioni e lotte nell’arena internazionale per fermare immediatamente l’aggressione israeliana per prevenire un’invasione contro Gaza, per sostenere il riconoscimento della richiesta dello Stato palestinese presso l’ONU.
Adesso, è il momento della Palestina. Siamo certi che la vostra solidarietà ci assisterà nell’esercizio dei nostri obiettivi legittimati così che il prossimo passo sarà una celebrazione in uno Stato che abbiamo e non un grido per una realtà che ci viene ingiustamente negata.
Se Israele non termina la propria occupazione che iniziò nel 1967, continua a contrastare l’istituzione di uno Stato palestinese libero e sovrano e prosegue nella sua aggressione a Gaza e in Cisgiordania, scene orripilanti come quelle testimoniate a Gaza saranno nuovamente ripetute.
COMITATO CENTRALE DEL PARTITO DEL POPOLO PALESTINESE – PPP
(traduzione di S. Pilia)