di Daniele Maffione – Responsabile Antifascismo, Direzione naz. Giovani Comunisti
“Sono trascorsi dieci anni dall’omicidio di Davide “Dax” Cesare, il militante del centro sociale “O.R.So” di Milano che, nella notte fra il 16 ed il 17 marzo 2003, veniva barbaramente assassinato a colpi di lame da tre neonazisti.
“Dax” non era un militante qualunque Era un compagno impegnato nella lotta per la casa e nell’antifascismo. L’aggressione a sangue freddo di Federico, Mattia e Giorgio Morbi, è rimasta sostanzialmente impunita.
Il padre, Giorgio, è stato prosciolto dall’accusa di omicidio (non vi sarebbero prove a suo carico per dimostrare la partecipazione all’attentato). I due figli, invece, sono stati condannati per omicidio volontario: Federico, il figlio maggiore e Mattia, il minore, cui è stata riconosciuta la “messa in prova” (tre anni sotto il controllo di una comunità con una valutazione comportamentale conclusiva).
Alla violenza squadrista si accompagnarono altre due vicende molto gravi. La prima è quella accaduta all’ospedale San Paolo, dove accorsero i compagni di “Dax”, che vennero brutalmente caricati dalle forze dell’ordine con il pretesto di voler “trafugare la salma”. Ricordiamo che con “Dax” furono feriti gravemente altri compagni. Alle soglie dell’ospedale, quella terribile notte, si scatenò una feroce caccia all’uomo verso militanti antifascisti che volevano conoscere l’accaduto.
Il secondo episodio, è il riporto sulla stampa locale e nazionale di una “rissa fra balordi”, che è il solito teorema dello scontro fra “opposti estremismi”, fra fascisti ed antifascisti, che Beppe Grillo ed alcuni onesti cittadini cinquestelle considerano superato. Peccato che, proprio in questi giorni, “mani ignote” imbrattino i monumenti partigiani a Parma, con scritto: “Abbasso i comunisti, viva Beppe Grillo”.
Il 16 marzo a Milano si svolgerà un grande corteo antifascista, animato da tutte le realtà autorganizzate, associative, sociali e politiche impegnate nella lotta contro i rigurgiti di fascismo. Non andremo lì soltanto per “commemorare” un compagno caduto. Andremo a Milano, da ogni parte d’Italia per ribadire il fatto che l’antifascismo è un valore scaturito da venti anni di opposizione al regime di Mussolini e dalla Resistenza partigiana, cui tutto il Paese dovrebbe essere ispirato.
L’antifascismo è il primo passo da avanzare verso la lotta di classe ed il mutamento dell’ordine sociale posato sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Riteniamo che oggi più che mai tutto l’antifascismo italiano ed europeo debba vigilare sui risvolti della crisi capitalista.
Lotteremo con tutte le nostre forze per impedire nuove derive a-democratiche, qualunquiste e reazionarie nel nostro Paese. Per questo sosteniamo che, a prescindere dalle strutture di riferimento, l’antifascismo debba unire tutti, creando un confronto dialettico, ma anche un coordinamento di tutte le forze antifasciste, dall’ANPI ai centri sociali.
Con “Dax” ricorderemo tutti i compagni vittime di aggressioni neofasciste e neonaziste, chiedendo lo scioglimento di tutti i gruppi eversivi dell’estrema destra e la condanna dei loro capi. Finito il corteo, ammainati striscioni e bandiere, torneremo nelle nostre realtà, per dare seguito alla nostra campagna politica: “Stalingrado in ogni città”.
L’antifascismo va ribadito in ogni fabbrica, in ogni scuola, in ogni strada del nostro Paese.”
DANIELE MAFFIONEresponsabile nazionale antifascismo GC
marzo 2013