di Matteo Pucciarelli
Mai, come volete voi. Mai, come siete voi. Mai, con la vostra parola che non conta più nulla. Mai, con le vostre promesse timide, scialbe e sempre disattese. Mai, col vostro conformismo. Mai, col vostro conformismo mascherato di anticonformismo.
Mai, con i vostri favori di nascosto e lunghi venti anni. Mai, con il vostro realismo odorante di servilismo. Mai, con il vostro politicismo, chiusi a trattare poltrone. Mai, con le vostre riforme al contrario. Mai, con la vostra pavidità. Mai, con il vostro somigliare a tutti gli altri. Mai, con le vostre ipocrisie. Mai, con la vostra coscienza un tanto al chilo. Mai, con i vostri valori volatili e a buon mercato.
Mai, con i vostri documenti, i vostri congressi, le vostre correnti. Mai, con il vostro pensiero debole. Mai, con la vostra responsabilità, con i vostri governi di salvezza per salvare voi stessi. Mai, con le vostre parole d’ordine svuotate di senso. Mai, con il vostro linguaggio. Mai, con la vostra disonestà intellettuale – e spesso non solo quella.
Mai, con la vostra perdita di memoria. Mai, con le vostre bandiere senza passione.
Mai, con la vostra drammatica mancanza di obiettivi, di veduta, di progresso, di società, di sogno.
Mai, con la vostra mancanza di rispetto. Mai, con la vostra mancanza di coraggio. Mai, con la vostra mancanza di ideali.
Basta così poco, oggi, per essere migliori di voi. Del vostro partito del centrosinistra della destra a cui non crede più nessuno. E a cui sono fiero di non aver mai creduto.
MATTEO PUCCIARELLI
da Micro Mega
27 aprile 2013