La tassa potrebbe generare 650 milioni di dollari da destinare al welfare, alla cooperazione allo sviluppo e alla lotta contro i cambiamenti climatici. Volontari nel mondo sostiene la campagna ZeroZeroCinque e rilancia il corto del regista David Yates.
“Sembra che ancora l’Italia e l’Europa non abbiamo imparato ad andare oltre la finanziarizzazione speculativa che ci ha condotto alla peggiore crisi dal dopoguerra”. Questo il commento del presidente Focsiv Gianfranco Cattai all’avvio della negoziazione europea di una Tassa sulle transazioni finanziarie. La federazione, insieme alle organizzazioni della società civile italiana riunite nella campagna ZeroZeroCinque, rilancia il nuovo corto delle campagne europee per la Robin Hood Tax realizzato da Oxfam e la petizione online #1MilionediFirme.
“La tassa italiana è stata disegnata male e infatti sta funzionando poco – continua Cattai – mentre quella in corso di elaborazione da parte della cooperazione rafforzata dell’Unione europea corre il pericolo di essere parziale e limitata. Non è possibile che dopo una crisi che ha prodotto disoccupazione, suicidi di lavoratori e imprenditori, fame nei paesi poveri, si stia ancora negoziando con le lobby finanziarie un indebolimento dell’applicazione della tassa. E’ necessario darci una mossa”.
La tassa è un’imposta estremamente ridotta, ad esempio dello 0,05%, su ogni compravendita di strumenti finanziari grazie alla quale si potrebbe generare ogni anno un gettito di 200 miliardi di euro nella sola Europa e di 650 miliardi di dollari su scala globale, da destinare al welfare, alla cooperazione allo sviluppo e alla lotta contro i cambiamenti climatici. Per questo motivo la Focsiv sostiene la campagna ZeroZeroCinque e si impegna a divulgare il corto del regista David Yates con Javier Cámara, Andrew Lincoln, Heike Makatsch, Bill Nighy, Clémence Poesy, chiedendo a tutti di firmare la petizione online per raccogliere un milione di firme a sostegno dell’adozione della tassa sulle transazioni finanziarie.
RED.
da redattore sociale.it