Comunicato in sostegno della liberazione di Palazzo Boyl a Pisa
Questa mattina i compagni e le compagne del Municipio dei Beni Comuni hanno restituito alla cittadinanza pisana Palazzo Boyl, edificio storico posto sul Lungarno Mediceo. Un’azione che permetterà l’accesso a un bene da troppo tempo (6 anni) nascosto da un ponteggio alla città. Nel 2008, infatti, i discendenti dei conti Agostini Venerosi della Seta (ultimi proprietari dell’immobile) avevano venduto il palazzo a una società per azioni, la Tognozzi Group. Da allora la facciata è rimasta celata alla vista dei cittadini e delle cittadine da un ponteggio che sarebbe dovuto essere utilizzato per la ristrutturazione del bene. Succede però che nel marzo 2014 il Tribunale di Firenze dichiara il fallimento della Tognozzi Group, indagata anche per corruzione all’Agenzie delle Entrate di Firenze.
Da allora, come negli ultimi 6 anni, niente è stato fatto. Il Comune e la giunta Filippeschi, che tanto sventolano all’Europa l’immagine di una città culturalmente all’avanguardia, hanno lasciato che la polvere, le ragnatele e l’intemperie del tempo rovinassero gli affreschi del Marianini (pittore della prima metà dell’800 e Direttore per qualche anno dell’Accademia delle Belle arti di Pisa), insieme a tutte le bellissime colonne e stanze del palazzo.
Come Giovani Comunisti Pisa ci uniamo al Municipio dei Beni Comuni, condividendo le ragioni che hanno portato alla riapertura di palazzo Boyl. E, nella speranza di vedere questo immobile aperto ancora per tanto tempo, nei prossimi giorni parteciperemo alle attività che vi verranno organizzate.
GIOVANI COMUNISTE/I PISA
22 novembre 2014