“Il PKK, fondato il 27 novembre 1978 da un nucleo guidato dal leader Apo, per 36 anni ha condotto una lotta epica ininterrotta” osserva la dichiarazione, aggiungendo che il PKK è diventato un’ispirazione per tutti i popoli oppressi nella lotta contro il sistema capitalista-imperialista e la modernità capitalista.
La dichiarazione sottolinea il successo del PKK nel resistere allo stato fascista turco, che ha affermato di aver sepolto identità curda e Kurdistan, e nell’opporsi al colonialismo e all’assimilazione.
“Il PKK è completamente lavoro del leader Apo, la cui vita e lotta senza eguali sono il fattore determinante nel realizzare la realtà storica e sociale del nostro popolo e nel ricostituire la nazione democratica”, recita la dichiarazione.
‘Il PKK è il partito dei martiri’
Il Comitato Centrale del PKK ha enfatizzato l’importanza per il partito di tutti coloro i quali hanno perso la vita nella lotta, a partire dall’internazionalista Haki Karer, caduto il 18 maggio 1977, aggiungendo che i sacrifici fatti dalla lotta curda hanno reso il partito parte del popolo e il popolo parte del partito.
La dichiarazione ha anche evidenziato l’importanza della marcia rivoluzionaria delle donne curde e lo spirito di sacrificio della gioventù curda, notando come hanno reso il PKK un partito di donne e giovani che resiste agli attacchi contro il nostro popolo a Kobanê, Sinjar, Makhmur, Serêkani e Rabia.
La rivoluzione in Kurdistan è una rivoluzione medio-orientale
La dichiarazione afferma: ” La rivoluzione in Kurdistan è una rivoluzione medio-orientale”, aggiungendo che la costruzione del popolo curdo di una nazione democratica e socialismo democratico ha sviluppato una resistenza unita con latri popoli e comunità nella regione. “Il popolo del Kurdistan è diventato una fonte di speranza per popoli e le comunità oppressi del Medio Oriente”, prosegue la dichiarazione, aggiungendo che il partito è più pronto che mai a vanificare attacchi fascisti e a sviluppare la rivoluzione in Kurdistan.
Il Comitato Centrale del PKK ha detto che il partito è determinato a garantire che il loro leader sarà rilasciato e a trasformare la rivoluzione del Kurdistan in una rivoluzione del Medio Oriente.
La dichiarazione termina facendo appello alle forze democratiche e socialiste di unirsi alla marcia verso la libertà, sviluppare il socialismo e creare una vita libera e onorevole.
da Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia