Lo sgombero del palazzo Pilo Boyl avvenuto la mattina di sabato 27 dicembre ci priva ancora una volta di uno spazio finalmente diventato accessibile a tutte e a tutti grazie al Municipio dei Beni Comuni. Non c’è stato nemmeno il tempo di tornare a casa dalle vacanze che l’ennesima azione delle forze dell’ordine, con il tacito consenso dell’amministrazione comunale, ha restituito alla polvere, all’incuria e ai piccioni gli affreschi e le stanze del palazzo sul lungarno.
Osserviamo oramai con una certa rassegnazione come il Partito Democratico si voglia perennemente evidenziare per la sua politica del silenzio e della nullafacenza, nascondendosi quando si parla di speculazione edilizia e di piani urbanistici forsennati, irrealizzabili e inadeguati ai bisogni della città: così è stato per l’ex Colorificio, per il Distretto 42 e, adesso, lo è per Palazzo Boyl.
Come Giovani Comunisti Pisa e provincia esprimiamo la più sincera solidarietà a tutte quelle associazioni che hanno reso possibile alle centinaia di cittadini pisani visitare, ricordarsi e ammirare un bene storico come questo. Solidali e complici con il Municipio dei Beni Comuni.
GIOVANI COMUNISTE/I – PISA