Sono le 11 e il sole illumina piazza Syntagma, dalla quale spicca l’austero e imponente parlamento greco.
Atene e un fiume di macchine, di voci e di suoni, gli apparecchi acustici montati ad ogni angolo della piazza annunciano il clima surreale di attesa; mentre attorno a noi, a ben guardare, incontriamo dei volti persi, scalfiti da un dolore che abbiamo sentito raccontare nei nostri telegiornali sempre associato a quella parola vuoto che è entrata nel nostro linguaggio quotidiano: “Crisi”.
Noi invece siamo qui anche e soprattutto perché’ conosciamo i responsabili della malattia mortale che affligge la Grecia e Atene con le sue strade e la sua gente e non dobbiamo e non vogliamo avere paura di chiamarla con il suo nome proprio: le banche, la finanza speculativa e tutti quegli apparati che tengono in piedi un sistema economico quale quello capitalistico devastante ed ingiusto; proprio per questo siamo in Grecia, perché qui, come in tutto il mondo, vogliamo superarlo.
Appena arrivati abbiamo riunito i compagni e le compagne dei Giovani comunisti partiti con noi dall’Italia e ci siamo sciolti per raggiungere i nostri alloggi.
Il primo appuntamento pomeridiano e quello con i/le compagni/e dell’altra Europa con Tsipras con i/le quali si parte alla volta del centro elettorale di Syriza dove veniamo accolti da un fragoroso applauso, una scarica di flash e dalla musica che i compagni/e di Syriza hanno messo per noi: è Bella ciao, come non l/avevamo mai sentita prima, con il cuore pieno di speranza e di voglia di vincere.
Si parte in corteo alla volta di piazza Omonia dove i greci iniziano a riunirsi; stanno arrivando da ogni angolo della citta e sotto il palco attendono che la voce pronunci un solo nome, quello di Alexis Tsipras.
Alexis sale sul palco e le bandiere di Syriza, accompagnate dal frastuono della folla esultante, si innalzano in aria.
Mentre il popolo greco ascolta estasiato le parole di Alexis, noi ci ricordiamo di quanto sia importante essere qui ed ora e di quanto il futuro della Grecia sarà determinante per quello della stessa Europa e della sua gente.
Siamo consapevoli di avere un’occasione unica e cioè quella di poter cambiare la Grecia per cambiare l’Europa.
DELEGAZIONE GC / BRIGATA KALIMERA
redazionale