Nei giorni scorsi il compagno Pepe Mujica ha concluso il suo mandato di Presidente della Repubblica dell’Uruguay. Continuerà a battersi come parlamentare visto che è stato il più votato nella lista del Frente Amplio che ha vinto di nuovo le elezioni. La sua popolarità ha travalicato i confini dell’Uruguay e dell’America Latina. Alla faccia di tutti i nuovismi plastificati che ci vendono i media un vecchio militante della sinistra rivoluzionaria ha conquistato la simpatia e l’affetto di milioni di persone in tutto il mondo. Ringraziamo il compagno Marco Consolo per la traduzione di questo breve ma significativo intervento
Che cosa sarebbe questo mondo senza i militanti?
Come sarebbe la condizione umana se non ci fossero militanti? Non perché i militanti siano perfetti, perché abbiano sempre ragione, o perché siano superuomini e non sbaglino … No, non è questo.
E’ che i militanti non vengono a cercare il proprio tornaconto, ma vengono a lasciarci l’anima per una manciata di sogni. Perché, dopo tutto, il progresso della condizione umana richiede, senza appello, che ci siano persone che si sentano fino in fondo felici di passare la loro vita al servizio del progresso umano. Perché essere militante non significa portare la croce del sacrificio, ma vivere la gloria interiore di lottare per la libertà in senso trascendente”.
PEPE MUJICA
fonte: Sandwiches di realtà