La giornata di oggi è stata dedicata ai festeggiamenti per il Newroz a Şanliurfa, la città che ci ospita.
Şanliurfa è una città anomala perché, pur trovandosi nel Kurdistan turco, essendo una città sacra per l’Islam, ha una presenza turca molto forte ed è amministrata da un sindaco appartenente al partito di Erdogan.
Questa sua specificità ha portato storicamente a una forte repressione del Newroz. Alcuni compagni della missione italiana di osservatori internazionale, che vengono in Kurdistan per il Newroz da anni, ci hanno raccontato che appena cinque anni fa la militarizzazione della spianata dove si svolgevano i festeggiamenti era fortissima, che non si potevano indossare i colori del Kurdistan nè tantomeno sventolare le bandiere del PKK, che le missioni internazionali come la nostra venivano regolarmente fermate e portate in caserma, che quando c’erano gli scontri con la polizia veniva spruzzata acqua colorata di rosso, così da poter seguire le tracce ed arrestare casa per casa chi semplicemente celebrava la sua festa e la sua identità.
E’ quindi una gioia per noi raccontarvi il Newroz di Şanliurfa com’è stato oggi: una grande festa popolare e politica. C’erano i colori curdi, la foto del compagno Öcalan sul palco e sulle pettorine del servizio d’ordine, le bandiera del PKK e non ci sono stati incidenti e repressione. Questo è il segnale di una prima, piccola vittoria, in cui ha avuto un ruolo indubbio la promozione di un processo di pacificazione da parte dei curdi grazie al grande discorso di Abdullah Öcalan del 2013, ma si inserisce comunque in un contesto ancora fortemente repressivo delle tradizioni e delle organizzazioni politiche curde.
Oltre alla festa, ovviamente in primo piano c’è stata la politica. Purtroppo non conosciamo la lingua, quindi non possiamo farvi un resoconto puntuale dei comizi, però abbiamo potuto vedere la co-presidente del Parlamento del Rojava (che nel suo discorso, oltre alle varie combattenti morte durante la resistenza all’Isis, ha citato anche Rosa Luxemburg), il fratello di Öcalan e Selahattin Demirtaş, co-segretario dell’HDP e candidato alle elezioni presidenziali del 2014.
SILVIA CONCA
delegazione Giovani Comuniste/i in Kurdistan
19 marzo 2015