“Quanto compiuto dalle forze dell’ordine italiane nell’irruzione alla Diaz il 21 luglio 2001 “deve essere qualificato come tortura”. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani che ha condannato l’Italia non solo per quanto fatto ad uno dei manifestanti, ma anche perché non ha una legislazione adeguata a punire il reato di tortura”.
Lo dichiarano in una nota Marco Ravera, Segretario Regionale PRC Liguria e Jacopo Ricciardi, Segreteria Regionale PRC Liguria – Responsabile Movimenti. “Dopo 14 anni un po’ di giustizia è stata fatta. – spiegano – La corte di Strasburgo ha condannato l’Italia per le violenze delle Forze dell’Ordine all’interno della scuola Diaz di Genova durante i giorni del G8 del 2001. Ora il Governo italiano faccia una cosa di buon senso, introduca il reato di tortura e i numeri identificativi per le forze dell’ordine”.
Anche il Segretario nazionale di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero commenta la sentenza di Strasburgo sulla sua pagina Facebook: “Bene la condanna della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo contro l’Italia per la mattanza della Diaz al G8 di Genova e per non aver istituito il reato di tortura: va fatto subito, così come sono necessari i numeri identificativi per i rappresentanti delle forze dell’ordine.
Chi, come Renzi e come i governi che lo hanno preceduto, non assume queste misure, non solo vuole nascondere sotto il tappeto episodi come le violenze del luglio 2001 ma pone le condizioni affinchè purtroppo si possano ripetere. Sono passati ben 14 anni e verità e giustizia non sono state fatte, la sentenza di oggi è un primo passo di fronte a quella vergognosa, nerissima ed impunita pagina della storia del nostro Paese.”.
REDAZIONALE
7 aprile 2015