I/Le Giovani Comunisti/e aderiscono alla Carovana Antifascista della Banda Bassotti che, in occasione della Giornata della Vittoria sul fascismo, a Maggio si recherà in Donbass. Lo scopo della Carovana, composta da internazionalisti di tutta Europa, è portare solidarietà concreta alle popolazioni coinvolte nel conflitto e sostenere la Resistenza che si oppone alla giunta golpista di Kiev.
La nostra delegazione, formata da compagni di Milano, Torino e Roma si farà carico di portare avanti, con una partecipazione diretta, lo sforzo organizzativo che si è concretizzato nelle iniziative di informazione e sostegno degli scorsi mesi e allo stesso tempo di permettere al corpo militante della nostra giovanile, grazie alla testimonianza frutto di questo viaggio, di approfondire una questione dolorosa e complessa e di mobilitarsi ulteriormente.
Le nostre città hanno pagato un enorme tributo di sangue nella lotta di liberazione dal nazi-fascismo, riscattando con un azione di massa l’onore e la dignità operaia che il fascismo e la guerra imperialista avevano mortificato. Per noi la memoria storica non è letteratura inerte ma continuità, esempio tramandato dai martiri che idealmente e materialmente combatterono al fianco dei popoli sovietici. Ora che la guerra imperialista dilania nuovamente il suolo europeo non possiamo che schierarci al fianco della pace e della libertà dei popoli. L’obiettivo minimo della Resistenza novorussa è la difesa della legalità democratica contro i putsch mascherati da rivoluzioni colorate, l’autodifesa contro il fascismo. Contrastare l’arroganza imperialista della NATO che, pur di mantenere il suo traballante dominio sul mondo, non si fa scrupolo di gettare nel caos e nella miseria interi Paesi.
In Ucraina come in Siria, in Iraq, in Libia. In ogni dove, con forme diverse, la politica estera americana tesse alleanze con la destra eversiva e le forze reazionarie, porta violenza e morte, costruisce o strumentalizza le proteste. Il fine è rendere instabili a suo vantaggio intere aree geografiche, ostacolare l’ascesa del multipolarismo, creare nuovi mercati e nuove occasioni per la speculazione finanziaria internazionale e continuare a esercitare la sua supremazia politica ed economica. Nello stesso quadro, oltre alle guerre, si inserisce anche l’ennesimo e recente tentativo di destabilizzazione della Repubblica Bolivariana del Venezuela.
Le milizie banderiste che oggi combattono sul fronte ucraino, addestrate e foraggiate dalla cecità atlantista sono la manovalanza dell’Euromaidan di ieri. Hanno trasformato uno scontro intercapitalistico tra oligarchi sulla scelta del mercato di riferimento, quale era Euromaidan inizialmente, in una guerra sanguinaria e razzista volta all’annientamento della minoranza russa. Sono coloro che dichiarano apertamente la volontà di spingere oltre il processo reazionario in corso. Non assisteremo ignavi al genocidio contro le popolazioni di Donetsk e Lugansk, alla persecuzione e alla tortura dei comunisti ucraini, ai roghi di antifascisti sul modello della strage di Odessa.
Per questo, senza esitare, siamo al fianco delle forze di classe e degli antifascisti ucraini rigettando gli interessi oligarchici e coloro che, per portare avanti tali interessi, vogliono che la resistenza sia su basi etniche e non antimperialiste.
Per questo, fin dal primo momento, abbiamo sostenuto il popolo novorusso e le sue avanguardie socialiste.
Con il cuore colmo di gratitudine per chi ha avviato questo processo, per tutte le strutture politiche che vi prendono parte, ci avviamo a portare il nostro piccolo contributo.
NO PASARAN!
redazionale
9 aprile 2015