Dietro le mobilitazioni di queste settimane contro migranti e profughi (borgatari sobillati da Casa Pound in Italia, neonazisti in Germania, per non parlare dei revival xenofobi nei pesi dell’Europa dell’est ecc.) non ci sono solo le immagini degli sbarchi che si rincorrono sugli schermi televisivi, insieme a quelle degli sventurati che scalano le reti di confine, o le inadempienze dell’Europa (ora completamente spiazzata da Angela Merkel che, concedendo l’asilo a qualsiasi profugo siriano, ha di fatto assunto la leadership della UE anche in materia di immigrazione).
C’è anche una disinformazione criminale, perseguita soprattutto dalla destra e dai suoi organi di stampa. E c’è, non ultimo, il gioco sporco di Grillo, che alterna sparate xenofobe e strizzate grossolane d’occhio alla sinistra (“le invasioni dei poveri sono il risultato delle nostre guerre ecc.”) per consolidare il consenso del M5S. In un post non firmato del suo blog (e quindi scritto dai pensatori della Casaleggio e Associati e autorizzato da Grillo) si leggeva il 26 agosto 2015 la seguente affermazione: “Senza azioni coraggiose, nuove e di lungo termine si rischia la catastrofe con 200 milioni di arrivi nei prossimi anni (fonte CdS [cioè “Corriere della sera”]).
Ma Grillo gioca sporco, perché i duecento milioni di arrivi se li è inventati di sana pianta. L’articolo di Massimo Nava del 25 agosto a cui Grillo allude – un articolo peraltro generico e privo di fronti – diceva: “È stato calcolato [da chi?, quando?] che l’Africa subsahariana [Il Congo, l’Eritrea o magari la Repubblica Sudafricana?]avrà 900 milioni di abitanti in più nei prossimi vent’anni. Di questi, almeno 200 milioni saranno giovani in cerca di lavoro. Il caos dei loro Paesi d’origine [quali?] li spingerà sempre più a nord [dove?]”. Ma quello che nell’articolo del “Corriere” è giornalismo un tanto al chilo, nella citazione truffaldina del blog di Grillo è semplicemente disinformazione mirata al caos. Visti i commenti demenziali, razzisti a dir poco, che si possono leggere sul blog in calce al post, si direbbe che il comico e il suo ispiratore capelluto abbiano fatto centro.
[questa nota è tratta dalla pagina facebook del sociologo Alessandro Dal Lago]