A 13 anni dalla morte di Dax continuiamo a ricordarlo come un compagno ma anche come un simbolo di quel che oggi rappresenta la sua figura. Crediamo infatti che il modo migliore per omaggiarlo sia portare avanti la sua lotta antifascista che noi decliniamo in tre direzioni:
1) Con “Dax” ricordiamo tutti i compagni vittime di aggressioni neofasciste e neonaziste, chiedendo lo scioglimento di tutti i gruppi eversivi dell’estrema destra e la condanna dei loro capi. È bene ricordare che anche nella nostra città sono recentissime le violenze di gruppi nazifascisti in luoghi culturali: a fine gennaio l’aggressione agli studenti del Liceo Scientifico Leonardo. A metà febbraio un’altra incursione violenta e minacciosa all’università di Festa del Perdono, fin dentro la biblioteca interna. A seguito di tali episodi si sta lavorando per ricostruire il “Comitato Antifascista della Statale” al quale aderiamo convintamente.
2) Finché avremo voce combatteremo contro ogni revisionismo storico e tentativo di “normalizzare” il fascismo, attraverso una rilettura borghese che viene fatta sia per criminalizzare la Resistenza partigiana, sia per definire inattuale e superata la distinzione “destra/sinistra” (tesi sostenuta anche dai “rossobruni”, fenomeno su cui occorre sempre vigilare) che restano invece caposaldi fondamentali imprescindibili. La borghesia realizza questa operazione in spregio alla Costituzione Repubblicana per auto-assolversi dalle proprie colpe storiche e per legittimare al governo una serie di partiti di origine fascista o con tratti esplicitamente neofascisti che oggi occupano il Parlamento (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega Nord, Nuovo Centro-Destra).
3) Non dimentichiamo infine che il fascismo nasce storicamente come reazione alle conquiste del movimento operaio e del “pericolo rosso” costituito dall’avanzata del comunismo e del socialismo. Il fascismo è stato la dittatura terroristica aperta degli elementi più reazionari, più sciovinisti e più imperialisti del capitale finanziario; è sorto e si è consolidato come custode di un ordine e di una legalità detestabili, fondati sulla costrizione di chi lavora, sul profitto incontrollato di chi sfrutta il lavoro altrui, sul silenzio imposto a chi pensa e non vuole essere servo, sulla menzogna sistematica e calcolata. Tutte queste caratteristiche le ritroviamo oggi nel governo Renzi e nell’attuale PD, responsabili dello smantellamento dello Statuto dei Lavoratori e dell’accentuazione della precarizzazione di massa. Denunciamo i caratteri comuni tra fascismo e PD, partito che non ha ormai più nessun riferimento alla categoria politica della “sinistra”.
L’antifascismo è il primo passo da avanzare verso la lotta di classe ed il mutamento dell’ordine sociale posato sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo ma per ottenere risultati concreti riaffermiamo la necessità imprescindibile dell’organizzazione della lotta al livello più elevato possibile: soltanto un serio ed organizzato partito comunista può ottenere questi obiettivi. Siamo consapevoli che oggi questa opzione non ci sia e di non essere nemmeno noi autosufficienti, per questo invitiamo compagni e compagne che condividano queste analisi a contattarci per trovare modalità di collaborazione nel costruire iniziative di conflitto. L’unità non si fa nelle alleanze politiciste ma a partire dalle lotte, fianco a fianco nelle strade, nei luoghi di lavoro e di studio.
Giovani Comunisti/e Milano
[Il corteo per ricordarlo partirà il 16 marzo dalle ore 21.30 da via Brioschi. Per maggiori info su tutte le iniziative indirizzate alla memoria di Dax:https://www.facebook.com/events/1677507692536995/]