Per noi giovani è sempre più difficile, vista la crisi, trovare un lavoro che ci possa permettere di vivere dignitosamente e garantire la sicurezza del domani.
Le politiche classiste messe in atto dai governi Monti, Letta e Renzi, poi, non hanno fatto altro che aumentare le disuguaglianze non solo tra classi ma anche tra le generazioni.
Tra queste politiche c’è l’innalzamento dell’età per accedere alla pensione.
Il tema delle pensioni pare non riguardare immediatamente i giovani, perché sembra che l’importante sia semmai trovare un lavoro, e anche che la pensione non la si vedrà mai.
Invece è giusto che ce ne occupiamo perché l’aumento dell’età pensionabile della controriforma Fornero ha significato un doppio crimine contro il mondo del lavoro.
Chi già lavora è stato costretto a rimandare il tempo del meritato riposo, e se nel frattempo ha perso il lavoro il dramma è completo. Mentre le ragazze e i ragazzi sono tenuti fuori per altri anni dal mondo del lavoro, senza la possibilità di costruire la propria vita e il proprio futuro.
Il 2 aprile sono state indette in tutta Italia manifestazioni contro la “riforma” Fornero, che il governo Renzi non ha intenzione di cancellare come sarebbe necessario.
Come Giovani Comuniste/i ci saremo, per dire che va creato un fronte anche tra generazioni contro i governi e le politiche di austerity.
Vogliamo portare in quelle piazze la nostra idea di società giusta. Una società in cui si persegua l’obiettivo della piena occupazione anche attraverso la riduzione dell’età pensionabile, la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario e l’instaurazione di un Reddito Minimo Garantito per dare una risposta immediata alla disoccupazione, come avviene in gran parte d’Europa.
ANTIMO CARO ESPOSITO
Resp. Lavoro esecutivo nazionale GC