KCUBE: Basta utilizzo privato dei beni pubblici, il Rettore Gaudio si dimetta!

UNIVERSITA’ LA SAPIENZA – KCUBE: CADE LA MASCHERA. IL RETTORE SI DIMETTA, CORTE DEI CONTI E AUTORITA’ ANTICORRUZIONE FACCIANO LUCE SUI FATTI.
photo_2016-02-14_15-11-14In più occasioni, attraverso mezzi di stampa, Internet e social network, i Giovani Comunisti/e hanno denunciato la vicenda Università La Sapienza-KCube. Evidenziavamo da un lato la gravità politica di una scelta di privatizzazione e aziendalizzazione dell’università pubblica attraverso l’affidamento a privati dello sfruttamento commerciale di ricerche dell’Ateneo romano, da un altro lato le dubbie condizioni economiche dell’accordo e le irrituali modalità della sua adozione, da un altro ancora il passato e il presente poco trasparenti di esponenti
di punta dell’impresa KCube, tra inchieste giudiziarie, intricate vicende di intelligence e lotte politiche nella cerchia dei fedelissimi di Renzi.

Rimaste apparentemente inascoltate le fondate rimostranze nostre e degli studenti della Sapienza, ieri sera apprendiamo da Report, con l’inchiesta di Paolo Mondani “La guerra dei brevetti”, che“Marco Carrai ha appena informato di aver liquidato la società KCube il 29 aprile e che i brevetti sono tornati alla Sapienza“.

Che cosa hanno da dire in proposito il Rettore e le istituzioni universitarie?
Sono forse troppo impegnati a far manganellare gli studenti in mobilitazione per accorgersi di questo smacco? Era un esito imprevedibile o forse avevamo ragione nel fiutare del marcio? E’ ora che il Rettore Gaudio si dimetta e che sia fatta luce sull’intera vicenda, anche con un eventuale intervento della Corte dei Conti e dell’Autortà Nazionale Anticorruzione, come da noi già auspicato.

Per parte nostra, ci felicitiamo di un esito che sembra segnare un passo indietro dei privati e dell’Italia delle trame da un’università che vogliamo pubblica, gratuita e di qualità.

GIOVANI COMUNISTI/E

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