Nella bigotta Como puoi finire sepolto da un soffitto crollato ma uno spinello ti può condannare alla bocciatura. Succede al liceo classico dove per aver fumato in bagno due studentesse rischiano la bocciatura. Indipendentemente dal nostro giudizio sulle droghe leggere – la nostra posizione favorevole alla legalizzazione è nota da tempo – riteniamo assurdo che il problema della scuola passi per essere lo spinello e non la drammatica situazione dell’edilizia scolastica. Nella stessa scuola infatti due anni fa una luce al neon rischiò di ferire una studentessa durante la prova INVALSI e in tutta la città la situazione è al limite della criticità con il laboratorio del liceo scientifico chiuso per violazione delle norme sulla sicurezza.
Ribadiamo che la repressione del consumo di droghe leggere non ha portato ad altro che a finanziare la mafia e rivendichiamo che ci si occupi dei problemi reali della scuola quale la mancanza di finanziamenti e lo smantellamento del diritto allo studio.
STEFANO ROGNONI- Coordinatore GC Como