di Andrea Ferroni, Portavoce Nazionale Giovani Comunisti/e
Il g8 di Genova del 2001 rappresentò un reale momento di unità dei movimenti, dei partiti, delle associazioni e dei singoli che si impegnavano e lottavano uniti per un altro modo possibile. Un’alternativa al modello capitalistico, al consumismo ed al predominio del profitto. In quei giorni c’erano soggetti provenienti da storie e culture diverse, ma tutti impegnati per costruire una società fondata sui valori della solidarietà, uguaglianza e giustizia sociale. Oggi è necessario riaffermare con forza che quelle lotte e quegli ideali sono ancora attuali: basti pensare ai problema che potrebbero derivare dal TTIP, un trattato che, se applicato, è destinato a distruggere lo stato sociale, i diritti sociali e a devastare definitivamente l’ambiente, un trattato figlio della logica della globalizzazione contro la quale ci battevamo già in quegli anni. Da quest’ultimo possiamo prendere ad esempio anche la Tav , un’infrastruttura voluta dai poteri forti per scopi e obiettivi lontani e contrari alle esigenze delle persone. Il lavoro, su cui tra l’altro si basa la Costituzione nata dalla Resistenza antifascista, ha subito pesanti attacchi, facendo diventare normalità il precariato e l’instabilità, derivante dalla continua svalutazione del lavoro portata dalla globalizzazione e da una serie di riforme volte a riportare tra le mani dei padroni tutto il potere all’interno dei luoghi di lavoro. In quest’ottica importante è stato il lavoro di chi come la Fiom ha cercato di resistere e proporre un modello diverso, specialmente nelle fabbriche. In ultimo non possiamo che citare la tematica dell’immigrazione, una policy cavalcata a spron battuto da chi ha portato guerra e fame in quei paesi da cui la gente scappa: in un cinico divide et impera il loro prossimo obiettivo è quello di creare una guerra fra poveri, cercando di dividere il blocco sociale che subisce la crisi e vantaggio di chi realmente sta causando le disuguaglianze sociali,. Anche per questi motivi in occasione del 15ennale del movimento No Global, piazza Alimonda, e soprattutto della scomparsa di Carlo Giuliani, i/le Giovani Comunisti/e organizzano una mostra fotografica in memoria della tragedia di quei giorni e di Carlo dal titolo “Carlo Giuliani e Genova 2001 – non spegni il sole se gli spari addosso”, ospitata dal Circolo Bianchini del PRC di Marassi in piazza Romagnosi a Genova dal 15 al 20 Luglio. L’occasione dell’anniversario è un momento di ricordo dei fatti,non solo dell’accaduto ma vorremmo che fosse un’occasione per riflettere sulla genesi di un avvenimento avvenuto nel contesto di una mobilitazione sociale ideologica ma soprattutto di massa. La rilevanza del movimento che è confluito a Genova nel 2001 è data dalla capacità di unirsi di queste persone,di dubitare e di immaginarsi un altro mondo’ possibile. Per questo ci auguriamo che possiate venire e incontrarvi in occasione della mostra,rendendolo un costruttivo momento di riflessione e scambio. Il 18 Luglio è organizzata invece una tavola rotonda dal titolo “è ancora necessario un movimento globale per l’alternativa?” con lo scopo di aggregare tutti quei soggetti intenzionati a portare avanti, oggi come nel 2001, tutti quei temi e ideali fondamentali per costruire un altro mondo, perché le tematiche e lotte di Genova 2001 sono le stesse di oggi, e per questo, ieri come oggi, serve una unità di movimento per provare a cambiarle.
Andrea Ferroni, Portavoce Nazionale Giovani Comunisti/e
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