In occasione dei 15 anni dalla morte di Carlo Giuliani e del g8 di Genova, i/le Giovani Comunisti/e hanno organizzato, proprio a Genova, una mostra e un’iniziativa, la quale ha avuto ottimi risultati determinati da una grande partecipazione, per ricordare le idee e le speranza per un altro mondo, che ci hanno legato in tutti questi anni a Carlo. Quindici anni fa hanno provato a reprimere la volontà di tutte quelle persone che si battevano per un mondo diverso dal capitalismo e dalla globalizzazione, ma le iniziative per Carlo di questi giorni testimoniano come quelle idee di giustizia,uguaglianza e solidarietà sociale, vivano ancora dentro le persone. Per ribadire la necessità di portare avanti queste idee saremo in piazza Alimonda e proporremo per chi non potesse venire la diretta dell’evento dalla pagina facebook nazionale dei/lle Giovani Comunisti/e raggiungibile a questo link: Giovani Comunisti/e
Andrea Ferroni, Portavoce Nazionale Giovani Comunisti/e
Claudia Candeloro, Portavoce Nazionale Giovani Comunisti/e
Un ragazzo
Le dita che si ritraggono sul grilletto
e in pochi attimi
il proiettile percorre sei metri e mezzo
squarciando la debole carne
dello zigomo sinistro
di un ragazzo qualunque.
Carlo indossava sotto ai pantaloni
il costume da bagno,
era una bella giornata
per fare due tuffi con gli amici.
Ma in centro c’è il finimondo
sarà meglio dare una mano ai compagni.
I caschi blu non risparmiano nessuno.
C’è una signora con la testa fracassata
che piange in silenzio.
C’è una ragazzina distesa a terra
che perde sangue dalla sua intimità
violata per sempre.
Il ministro della difesa col cuore di ghiaccio
che da ordine di continuare con la repressione
e migliaia di genitori a casa
schiavi di notizie che arrivano confuse.
Carlo è stufo.
Prende da terra un estintore,
non ha intenzione di lanciarlo
ma lo alza, a difesa di se stesso
e dei compagni lì attorno.
Carlo cade, inerme,
cerca di tenere gli occhi aperti
ma la pallottola non glielo permette più.
I carabinieri
giurano che il colpo di pistola
sia rimbalzato contro un sasso
scagliato nel medesimo frangente.
E allora via ai processi.
Mamma Haidi cambia vita,
si scrive un futuro
che non avrebbe mai voluto leggere,
lotta in parlamento e fuori.
Ma lo stato italiano non trova un colpevole
neanche col passare degli anni.
Per loro,
Carlo s’è ucciso da solo.
Ma Carlo non è morto
Carlo vive, i morti siete voi.
Io sono Carlo Giuliani
un ragazzo qualunque
col diritto di avere delle idee,
di manifestare.
A Genova, Bologna,
Pisa, Roma, Milano,
c’è pieno di Carlo Giuliani
e questa è una realtà che nessun fascista in divisa
potrà cambiare.
Nessuna Defender
nessun Placanica
nessun governo filo americano
ci toglierà il diritto di essere Carlo Giuliani
23 enne che scende in piazza perché è giusto.
Nessuno, ma proprio nessuno,
ci strapperà Carlo
dagli occhi e dal cuore.
Jonathan Lazzini, ragazzo.