Prima iniziarono dicendo che bisognava “isolare i violenti”. E tutti giù a sperticarsi nel dividere i manifestanti tra buoni e cattivi.
Poi diventò illegale il fatto stesso di manifestare contro le destre fasciste ed eversive rappresentate da Salvini.
In un paese in cui contro il dissenso politico vengono utilizzati quotidianamente i peggiori strumenti repressivi ereditati direttamente dal fascismo, non può che indignarci profondamente quanto sta avvenendo in questi giorni a Viareggio, dove a 28 compagni di numerose realtà politiche e sociali anticapitaliste stanno venendo notificati decreti penali di condanna dall’ammontare di 1250 euro per il reato di “adunata sediziosa” per una grande e pacifica contestazione a Matteo Salvini avvenuta nel maggio 2015.
Ai condannati, tra cui figura il nostro compagno e responsabile organizzazione Nicolò Martinelli, vengono contestate azioni perfettamente normali e legittime, come l’aver distribuito volantini, l’aver utilizzato fischietti, scandito cori contro la lega nord o l’aver sventolato bandiere comuniste e dell’azione antifascista.
Nell’esprimere loro la nostra massima ed incondizionata solidarietà, denunciamo il clima gravemente repressivo che si respira nel paese, dopo l’arresto della compagna no-tav Nicoletta Dosio, avvenuto all’alba di ieri mattina e l’utilizzo di queste misure da codice Rocco, emesse peraltro nella forma ricattatoria e intimidatoria del decreto penale di condanna.
Contestare la propaganda fomentatrice di odio e guerra tra poveri di Salvini é per noi un motivo di orgoglio: ieri partigiani, oggi antifascisti!
GIOVANI COMUNISTI/E