Il 17 novembre è la giornata del diritto allo studio.
Dopo un decennio di tagli indiscriminati e lineari oggi ogni prospettiva di rifinanziamento è fuori dall’agenda di questo governo, che con la Buona scuola altro non fa che privatizzare l’istruzione rendendo le scuole e le università nient’altro che aziende.
Tasse in crescita, disagi strutturali, disorganizzazione didattica e una maldistribuzione delle risorse quasi scientifica , con tagli ai corsi, zero prospettive di sviluppo e nessuna valorizzazione del patrimonio culturale esistente.
Questo è il governo Renzi, che finanzia il privato e smantella il pubblico, aumenta il precariato anche nel mondo dell’istruzione e danneggia i soggetti protagonisti :docenti e studenti anzitutto.
Un piano di rifinanziamento pubblico complessivo del settore dell’istruzione , con la restituzione dei fondi tagliati e un piano nazionale per l’edilizia scolastica, un reale investimento sulla ricerca e una valorizzazione delle risorse sono l’unica risposta di cui un’intera generazione ha bisogno.
Meno slogan e poce chiacchiere, più diritti e partecipazione reale dei soggetti in formazione , veri percorsi di partecipazione democratica.
Dall’altra parte c’è un’idea opposta : quella dell’uomo solo al comando, il principio verticistico che unisce le riforme del Governo Renzi, dal Jobs Act alla contro-riforma costituzionale, passando per la Buona Scuola.
Il 4 Dicembre perciò votiamo fortemente No per bloccare la riforma del duo Renzi-Boschi, continuando a chiedere quei diritti che già sono sanciti dalla nostra Costituzione, ma purtroppo non vengono garantiti dallo Stato Italiano.
Filippo Vergassola – Esecutivo Nazionale Giovani Comunisti/e -resp. scuola e università