Come Giovani Comuniste/i esprimiamo immensa soddisfazione per lo straordinario risultato ottenuto dalla campagna All In- Per il diritto allo studio : una legge di iniziativa popolare promossa da Link-Studenti Indipendenti, che ha raccolto 57mila firme.
Il percorso di questa campagna politica è stato improntato a una reale partecipazione degli studenti, che hanno ripreso parola, autorganizzandosi ed andando a spiegare in tutta Italia le ragioni che ci spingono oggi a credere che un altro modello di università sia possibile.
Un sistema che garantisca effettivamente le borse di studio agli aventi diritto, che riconosca allo studente la possibilità di usufruire di una borsa servizi, che renda adeguate le strutture di alloggio, che istituisca una no tax area, che riveda quindi i parametri di reddito con cui calcolare la tassazione.
Come Giovani Comunisti siamo doppiamente soddisfatti, per aver fin da subito sostenuto la campagna, partecipando anche con il Prc al comitato promotore politico e successivamente al comitato organizzativo ; abbiamo svolto la raccolta firme sia in modo autonomo con banchetti di raccolta firme organizzati dai Giovani Comunisti da Nord a Sud del Paese (ed anche in occasione di eventi come la festa nazionale del Prc) , sia insieme alle compagne e ai compagni di Link e delle altre realtà che hanno sostenuto questa importantissima battaglia, per andare a spiegare le ragioni dell’importanza di una proposta sull’università che vada oggi nella direzione contraria a quella delle politiche di smantellamento e distruzione dell’istruzione pubblica.
Riteniamo inoltre che questo terreno di lotta politica dimostri la capacità e la possibilità di creare rete tra i soggetti sociali che oggi a sinistra si oppongono alle politiche neoliberiste che sottraggono tutele e futuro in nome della logica della mercificazione e del profitto.
La connessione coi bisogni reali dei soggetti, soprattutto i più deboli, ci consegna oggi la chiave di lettura della nostra azione politica : catalizzare le esigenze reali e metterle a sistema per creare una proposta politica che indichi una strada diversa dallo schema dominante, una via alternativa al pensiero unico, un paradigma di cui le proposte contenute nella legge di iniziativa popolare rappresentano un ottimo punto di partenza.
Ed é proprio questo che significa per noi oggi il risultato ottenuto : il promettente inizio di un cammino, che tramite il metodo della pratica dell’obiettivo prosegua, passo dopo passo , alla costruzione di un modello più equo, che garantisca la possibilità a tutte e tutti di vivere in una società più giusta e meno diseguale.
Grazie al lavoro di tutte e tutti oggi si può discutere in Italia di un’università più aperta, più democratica, più libera dai poteri forti.
Adesso la palla passa al Parlamento, che dovrà decidere se essere sordo di fronte alla voce di migliaia di studenti che chiedono di invertire la rotta, oppure come auspichiamo se attuerà ciò che la legge di iniziativa popolare chiede.
Intanto, come sempre, c’è chi continua a lottare.
Filippo Vergassola, Esecutivo Nazionale Giovani Comuniste/i – resp.scuola e università