Giovani Comunisti/e aderiscono alla giornata di mobilitazione nazionale lanciata dalla Rete delle Città in Comune, contro i decreti Minniti-Orlando sulla “sicurezza” e sull’immigrazione/respingimenti, il prossimo 8 Aprile.
Si tratta infatti di un provvedimento che incentiva la logica razzista già portata avanti da diversi partiti di destra e fomenta la “guerra tra poveri”, basato su una visione della società che punta ad espellere chi viene dalla guerra o scappa dalla povertà, promuovendo una visione autoritaria e militarizzata delle città italiane. I sostenitori delle politiche neoliberiste non si limitano a creare milioni di poveri, ma si apprestano anche a punire chi è povero come se ciò fosse una colpa. Si parla molto di “decoro”. Cosa significa “decoroso”? Sarebbe la legge casomai, non i sindaci-sceriffi, a dover decidere che un gesto, una decisione presa da un individuo sia o meno decorosa. Si utilizzano questi termini come paravento per attuare l’opera di repressione che abbiamo già ben visto nel nostro paese, basti pensare alle ultime manifestazioni in vista dei 60 anni dei trattati di Roma, con manifestanti fermati per il semplice fatto di aver indossato delle comunissime felpe nere. Denunciamo il clima repressivo che si respira in tutto il paese. Già da molti anni, ai danni di chi lotta per il lavoro, la casa e il territorio piovono decreti penali di condanna per reati ridicoli e fogli di via come se niente fosse. Oggi la repressione fa un ulteriore passo avanti con l’introduzione del DASPO urbano. Le stesse misure repressive in precedenza sono state utilizzate negli stadi con la scusa della sicurezza. Ora si sono rivelate come le prove generali per l’uso di nuovi strumenti sempre più incostituzionali per reprimere il dissenso sociale contro l’ordine neoliberale e l’austerità. Viviamo in un paese in cui un operaio può essere umiliato dal padrone che non gli permette nemmeno di andare in bagno; in cui viene negato il diritto allo studio a migliaia di studenti; dove si reprimono movimenti come quelli NOTAV e NOTAP e si costruiscono grandi opere inutili per la popolazione, solo utili ad ingrassare le mafie. Come Giovani Comuniste/i ci batteremo sempre per tutelare il diritto di dissentire e manifestare, previsto dalla Costituzione. Lotteremo per una società solidale basata sull’idea di giustizia sociale a prescindere dalla nazionalità, che i fabbricanti d’odio e di paura che oggi siedono al governo ed hanno scritto i vergognosi decreti Minniti-Orlando ci vogliono negare. Per questo saremo in piazza l’8 Aprile e chiediamo di aderire alla mobilitazione a tutte le forze sociali e politiche che si oppongono a questo stato di cose.
#MinnitiOrlandoViMettiamoAlBando
#Indecoroso
Andrea Ferroni – Portavoce Nazionale Giovani Comunisti/e
Claudia Candeloro – Portavoce Nazionale Giovani Comunisti/e