Non bastavano i fascisti in piazza a Milano il 25 aprile ad infangare la memoria della resistenza. Nella perfetta tradizione di chi consegnò l’Italia all’invasore nazista, oggi Lotta Studentesca ci viene a proporre come soluzione alla disoccupazione giovanile non la lotta all’oppressore, ma la guerra fratricida tra gli oppressi.
Come Giovani Comunisti/e saremo in piazza il 25 aprile e il 1 maggio in ogni città, coi partigiani di ieri e di di oggi, con i lavoratori delle fabbriche in stato di agitazione, con il proletariato meticcio della logistica, con tante e tanti di noi costretti ad un’esistenza da disoccupati o da precari per colpa di un governo che fa sempre e solo gli interessi del capitale.
Se ci sono i disoccupati, la colpa è dei padroni e non degli immigrati! #primomaggio
Stigmatizziamo inoltre l’atteggiamento di un governo e di un ministro degli interni del PD pronti a reprimere qualunque manifestazione di protesta scomoda, contro gli europadroni a Roma o i “sette grandi” a Lucca, ma che non si fa problemi a far sfilare i fascisti nelle città medaglia d’oro della resistenza, e a negare contemporanamente la storia di questo paese e infangando la memoria partigiana per meri calcoli di convenienza e convivenza con quel sionismo che oggi replica nella Palestina occupata gli stessi metodi utilizzati in Italia oltre 70 anni fa dall’invasore nazista.
Da parte nostra pieno sostegno all’ANPI e a tutti coloro che portano alta la bandiera della resistenza di questo paese.