A Bologna, nella giornata di ieri, sono piovuti 10 DASPO urbani, l’infame dispositivo introdotto con la legge Minniti-Orlando, contro altrettanti senzatetto. Come denunciato dai Giovani Comunisti nei mesi scorsi, l’impostazione securitaria dei DASPO urbani e di tutta l’architettura del “decoro urbano” di Minniti non fa altro che marginalizzare e criminalizzare la povertà. E così è stato ieri. La svolta securitaria voluta da Minniti è totalmente contigua ai venti xenofobi e razzisti delle nuove destre con l’unico obiettivo di “ripulire”, perché di questo si tratta, la strada da prostitute, senzatetto, migranti, ultras ed allontanarli dal centro delle nostre città verso zone periferiche e meno visibili, alimentando così una vergognosa guerra tra poveri. Le vili cariche contro i migranti fuori dalla stazione centrale di Milano di qualche mese o quelle contro gli studenti dell’Università della Calabria dove un ragazzo rischia di perdere un occhio a causa di una manganellata, o ancora i fogli di via di Villa San Giovanni durante il meeting di Taormina, ne sono chiari esempi.
Invece di fornire risposte concrete, di attivare politiche di inclusione sociale e reintegrare chi sta ai margini, di impegnarsi a garantire il diritto alla casa e alla salute, il Comune di Bologna e la Giunta Merola, indossati i panni di giustizieri della notte, applicano con immediato effetto il DASPO contro dieci senzatetto in nome di un fantomatico “decoro urbano”, con la sola colpa d’aver trovato riparo sotto alcuni portici della città e proteggersi così dal freddo di questi giorni. La loro colpa qual è se non quella di non avere, purtroppo, una casa? La scelta del Sindaco Merola è chiara, non lascia spazio ad altre interpretazioni e lo fa in netta continuità con il Governo Nazionale, a cui attacchiamo l’ennesima spilletta al valore dopo le disumane rivelazioni sulla tratta degli schiavi in Libia. Nessuna domanda sul perché delle cause di queste situazioni di povertà estrema, nessuna soluzione per loro, ma solo sempre e pura repressione, un pugno duro verso gli ultimi delle nostre città. Non veniteci a parlare tra qualche mese di voto utile contro le destre, di salvare il Paese contro un possibile Governo Salvini, perché chi applica quello che Salvini vorrebbe fare sono Merola, Minniti ed il Partito Democratico.
Andrea Ferroni Portavoce Nazionale Giovani Comunisti/e
Stefano Vento Coordinamento Nazionale Giovani Comunisti/e