Due anni fa, in questo stesso giorno, la violenza di un regime oppressivo e autoritario si scatenava contro un giovane ricercatore. Giulio Regeni scompariva a Il Cairo. Rapito e torturato probabilmente per giorni veniva poi abbandonato lungo una strada secondaria.
Da subito i Giovani Comunisti hanno deciso da che parte stare, da quella della famiglia di Giulio e di tutti coloro che si battono perché venga fatta chiarezza sulla vicenda. Oggi voglio rinnovare con forza questa scelta e sostenere l’appello alla mobilitazione lanciato dai Claudio e Paola. Da candidato ma soprattutto da ragazzo, da ragazzo com’era Giulio, non posso che indignarmi per come il governo italiano ha gestito questo caso, mettendo piccoli interessi di parte davanti alla necessità politica di andare fino in fondo per ottenere verità e giustizia.
Per questo invito tutti a partecipare alle iniziative che si terranno in tante città così da tenere alta l’attenzione mediatica sulla vicenda e costringere le istituzioni ad esercitare tutte le pressioni, diplomatiche, politiche ed economiche, del caso sul governo egiziano affinché superi le sue vergognose reticenze. A Perugia in Piazza della Repubblica ci sarà una fiaccolata a partire dalle ore 19.
Per Giulio, per la sua famiglia, per la dignità del nostro Paese.
Andrea Ferroni
Portavoce Nazionale Giovani Comunisti/e
Capolista Potere al Popolo Collegio Umbria