Dopo una mattinata di cortei e manifestazioni in cui decine di migliaia di studenti nelle piazze di tutta Italia hanno espresso il loro forte NO al governo pentaleghista e rivendicato scuole pubbliche, sicure e finanziate, ci si attendeva una risposta. La continuità sulle politiche dell’istruzione tra questo governo e quelli passati era già chiara, con nessun intervento strutturale e nessun rifinanziamento al settore più colpito degli ultimi 10 anni : quello dei saperi.
Capiamo che per Salvini sia assai difficile comprendere l’importanza di un Paese che apra prospettive sulla conoscenza e crei incintivi alla ricerca, del resto il suo partito ha fatto di ignoranza, rabbia, demagogia e razzismo la risposta a tutti i problemi. Ma ciò che sconcerta è che dopo una giornata di proteste in tutto il Paese (peraltro tutte pacifiche), il ministro dell’interno non trovi null’altro da dire che un rimprovero a un episodio di due manichini che lo raffiguravano appeso in una piazza.
Oltre a fingere di non considerare i frutti dell’odio che da anni lui e il suo partito seminano, ciò che sconvolge è il pulpito : proprio lui, capo di una formazione politica che ha rubato 49 milioni di euro ai cittadini, che ha usato la violenza verbale verso tutti gli avversari politici, che da anni attacca i deboli e gli indifesi, scatenando una guerra tra gli ultimi che ha giovato solo alla crescita dei suoi consensi, ebbene proprio lui viene a fare la morale a un movimento di protesta costituito dalla generazione che più di ogni altra vive vite di sofferenze, assenza di futuro e precariato a causa delle politiche che lui ha contribuito a promuovere? taccia e si vergogni.
Riteniamo invece estremamente importanti le mobilitazioni di stamattina, che segnano l’inizio di un autunno che costituirà l’asse portante dell’opposizione politica e sociale di tutte le forze (organizzate e non) antiliberiste al governo giallo-verde che ogni giorno rivela, insieme all’imbarazzante incompetenza, il suo vero volto profondamente antipopolare, come dimostra il totale stravolgimento di tutte le promesse elettorali. I tagli continuano, i servizi diminuiscono, il popolo si impoverisce e la disuguaglianza sociale aumenta.
Le chiacchiere stanno a zero, prima vanno a casa e meglio è.
Oggi, ancora una volta, mai con Salvini, mai con la Lega.
#OpposizionePoliticaESocialeSubito
Andrea Ferroni Portavoce Nazionale Giovani Comunisti/e
Filippo Vergassola Resp. Nazionale Saperi Giovani Comunisti/e