Florencia Gómez era una giovane madre di 35 anni, una lavoratrice, una compagna. Da sei anni militava con i nostri compagni e le nostre compagne de @lafedeargentina, la Federazione Giovanile Comunista dell’Argentina (FJC). Florencia, chiamata da tutti Flor, era una donna, una femminista, una comunista. Era anima e parte dei movimenti sociali e dei comunisti del territorio di San Jorge in Argentina e membro della commissione nazionale delle questioni di genere della FJC.
Il 12 ottobre Flor è stata ritrovata alle cinque del pomeriggio morta e stesa sull’asfalto, nuda e con una profonda ferita alla testa. Era uscita di casa a mezzogiorno per incontrare alcuni suoi amici a casa del suo ex compagno, militante della FJC e padre dei suoi due piccoli figli. Flor non è mai arrivata a questo incontro, il suo corpo è stato ritrovato in una strada molto trafficata ad un chilometro dal centro.
La morte di Flor è diventata un caso nazionale in Argentina. I nostri compagni e le nostre compagne si stanno mobilitando con dimostrazioni, sit-in e presidi. La morte di Flor ha aperto anche uno spaccato sull’atteggiamento misogino della giustizia argentina che ha subito derubricato la morte della compagna come caso di omicidio e non di femminicido. La sua morte non può passare inosservata, ma si unisce agli oltre 200 casi di femminicidio avvenuti in Argentina nel solo periodo del coronavirus.
Vogliamo esprimere tutta la nostra vicinanza ai compagni e alle compagne argentine, ai familiari e amici di Flor. Non siete soli/e, continueremo a lottare per cercare verità e giustizia ma anche per costruire l’altro mondo possibile di cui abbiamo bisogno.