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La pandemia ha mostrato ed acuito sin da subito le problematiche e le diseguaglianze anche nel mondo della scuola. Per anni ci siamo battuti per una scuola pubblica, laica e inclusiva, capace anche di essere adeguata alle esigenze delle studentesse e degli studenti e di chi ci lavora.
Oggi queste proposte sono diventate ancora più attuali. Basti pensare all’annosa questione delle classi sovraffollate. La riduzione del numero di studenti per classe diviene fondamentale e si collega direttamente alla necessità di investimenti rilevanti nell’edilizia scolastica. Queste ed altre proposte avrebbero diminuito le problematiche nel mondo della scuola, specialmente a fronte dell’impatto del Covid-19. Richieste che incrociano quelle di movimenti della scuola e sindacati studenteschi, come Priorità della scuola, che domani, 26 Marzo, promuoveranno uno sciopero della didattica a distanza.
Inoltre il dibattito sul Recovery Plan dovrà assolutamente rimettere al centro un modello di scuola pubblica, aperta ed inclusiva, che garantisca anche stabilità e assunzioni, per restringere l’enorme sacca di precarietà che condiziona i lavoratori della scuola pubblica.
Lorenzo Falistocco – Responsabile nazionale Saperi GC
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