A Bologna ancora una volta le istituzioni rispondono al problema della impossibilità per gli studenti e le studentesse di trovare casa con la repressione e gli sgomberi.
Ormai è impossibile trovare un letto (neanche una stanza) a meno di 350 euro, con i più importanti studentati gestiti da privati come Beyoo, a prezzi proibitivi.
Occupare è rimasta l’unica soluzione per molti giovani e monta la rabbia contro l’Unibo, la giunta e il governo che non fanno nulla se non promettere o deviare l’attenzione su altro. Alle critiche legittime al governo si è risposto con il ricorso alla giustizia invece che all’ascolto, sequestrando gli spazi del Cua e di Split e sottoponendo a misure cautelari le/i militanti di queste realtà.
Ci uniamo all’appello per il dissequestro degli spazi occupati e per la revoca delle misure cautelari.
Giovani Comuniste/i Bologna – Circolo Prc Scuola e Università