Ieri è la giornata in cui la portavoce del Ministero degli esteri russo Maria Zakharova ha accusato formalmente Stati Uniti e Gran Bretagna di complicità nel nuovo attacco Sebastopoli, avvenuto questo 22 settembre. La Zakharova sostiene che non vi sia dubbio che si tratti di una azione pianificata con droni occidentali, aerei spia e altri strumenti bellici targati NATO, la portavoce inoltre sottolinea la diretta collaborazione dei servizi segreti americani e britannici.
La cosa potrebbe anche anche importaci poco, se non fosse che, durante gli attacchi, in volo sopra l’area colpita, stessero pattugliando velivoli militari statunitensi decollati dalla NAS di Sigonella, in Sicilia.
Tale accusa della Zakharova, per altro nemmeno troppo improbabile dato che aerei simili erano stati segnalati dalle autorità russe fin dal primo attacco a Sebastopoli che risale ad un anno fa, coinvolge direttamente il nostro paese, esponendo gli italiani, ignari di tutto, a ripercussioni gravissime.
In nome della nostra gente, della costituzione che ripudia la guerra e più semplicemente del buon senso, non lo stesso di cui si riempie la bocca una certa destra, chiediamo che il ministero della difesa informi i cittadini delle operazioni che coinvolgono le nostre basi e le basi straniere che risiedono nel nostro territorio; perché non siamo disposti a pagare per una guerra che non ci appartiene, perché l’Italia che gli italiani vogliono è quella che scende nel campo di battaglia impugnando le trattative ed il diritto internazionale, non fucili e baionette.