Il 17 ottobre, dopo due anni e mezzo di convergenza delle lotte e di costruzione dell’alternativa politica e sociale, le lavoratrici e i lavoratori ex-GKN hanno visto arrivare l’ultimatum: la proprietà, che per quasi due anni non ha mai presentato un piano industriale che permettesse alla fabbrica di ripartire e che per mesi ha usufruito del denaro pubblico accedendo ad una cassa integrazione straordinaria e incondizionata, ha riaperto le procedure di licenziamento collettivo per le/i 185 operai rimast in presidio da quel fatidico luglio 2021.
Dall’ 1 gennaio 2024, giorno di decorrenza dei licenziamenti, due anni e mezzo di convergenze, di mutualismo, di impegno comune in difesa della dignità, del lavoro e del territorio, oltre che di lotta per un modo diverso di concepire il lavoro e l’industria, socialmente integrata e davvero utile alla collettività, potrebbero essere spazzati via dalla speculazione finanziaria e immobiliare, lasciando abbandonato nel territorio della piana fiorentina, già duramente colpito dalle alluvioni di inizio novembre, un potenziale ecomostro di 80.000 metri quadrati.
Tutto ciò con la più totale, e tristemente prevedibile, complicità di Governo e Regione, che si rifiutano di convocare il tavolo di crisi e di rilevare lo stabilimento per metterlo a disposizione dei progetti di reindustrializzazione (gli unici) portati avanti dal collettivo di fabbrica, che permetterebbero di fare della ex-GKN un polo di produzione delle rinnovabili e della mobilità sostenibile.
Il tutto mentre le più recenti inchieste giornalistiche fanno venire a galla quello che lavoratrici e lavoratori hanno sempre sospettato e denunciato: l’operazione di Melrose e di Francesco Borgomeo non è solo un’operazione finanziaria e di liquidazione industriale, ma un’azione di precisa e calcolata speculazione immobiliare.
Contro il licenziamento collettivo, contro la fine dell’esperienza politica e sociale del collettivo di fabbrica ex-GKN, contro ogni forma di speculazione finanziaria e immobiliare; per l’industria socialmente integrata, la dignità de* lavoratrici/lavoratori, la convergenza delle lotte, il mutualismo e la solidarietà, i/le GC sostegno, ora con più forza che mai, la lotta del collettivo di fabbrica, e invitano tutt* a rispondere alle chiamate dell’1,2,3 e 17 dicembre e a trascorrere alla ex GKN la notte del 31, per poter dire che questa volta ce l’abbiamo fatta noi.