L’intervento dei Giovani Comunisti/e al Forum del Socialismo Mondiale

Nella cornice del Forum del Socialismo Mondiale, in data 8 settembre 2024 il compagno Responsabile Esteri Samuele Soddu, ha pronunciato, a nome della nostra organizzazione giovanile, il testo che segue.

Cari compagni e cari amici, è un piacere per me rinnovare con questo evento i rapporti di lunga data tra i comunisti ed i marxisti cinesi ed i Giovani Comunisti, l’ala giovanile del Partito della Rifondazione Comunista. Voglio ringraziare innanzitutto i compagni dell’Accademia Cinese delle
Scienze Sociali, che ci hanno accolto in questo bellissimo luogo, e poi tutti i ricercatori, i dignitari politici, i rappresentanti marxisti di tutto il mondo.

Sin dai tempi della Via della Seta, pionieri dell’internazionalismo legarono l’Eurasia e il mondo, costruendo importanti ponti sulle rotte commerciali hanno connesso eventi storici, movimenti artistici e letterari, ma anche filosofie e ideologie. E proprio a questo proposito, solo da poco più di cento anni questa grande parte del nostro mondo è segnata da un movimento ideale, il marxismo; esso ha creato per il nostro popolo una grande bandiera unica sotto la quale combattere, superando le vecchie e insensate rivalità che i movimenti reazionari hanno sempre cercato di fomentare. A giudicare dalla storia del marxismo, l’emergere e lo sviluppo di questa filosofia, insieme alla nascita dei paesi socialisti, è pieno di difficoltà e momenti di regressione. Nonostante ciò, fin dalla nascita del manifesto del partito comunista nel 1848, i comunisti hanno sempre superato obiettivi importanti nella lotta; Dalla fioritura del movimento della Comune di Parigi, al consolidamento nella grande vittoria della Rivoluzione d’Ottobre in Russia, alla resistenza durante il grande riflusso
degli anni Novanta, la perseveranza e l’indistruttibilità della nostra idea, hanno dimostrato empiricamente che la grande la vittoria della lotta socialista è già scritta negli annali della storia e sarà un faro di civiltà per gli anni a venire.

La società avanza in un movimento di contraddizioni e dove ci sono contraddizioni c’è lotta. Di fronte al conflitto tra i crescenti bisogni delle nostre popolazioni per una vita migliore e piena di diritti e lo sviluppo squilibrato e inadeguato del capitale, molti Paesi, tra cui l’Italia, devono affrontare alcuni problemi regionali: l’impoverimento di alcune aree a scapito di altre, la deindustrializzazione, le barriere imposte agli uomini e ai capitali, la destabilizzazione strategica di alcune aree da parte di potenze esterne e in generale tutti i muri politici e culturali che si tentano di costruire per dividere il mondo in blocchi. Sono queste le lotte storiche che i socialisti italiani e quelli di molti Paesi sono chiamati a portare avanti. E tutto questo fa parte di un mondo che sta vivendo cambiamenti epocali come mai prima d’ora, quelli che accompagnano la tendenza storica della multipolarizzazione, seguita da una nuova e diversa globalizzazione economica. E nuovamente il mondo si scontra ancora una volta sul continente eurasiatico, che è il più popolato e il più diversificato in termini di civiltà. Di fronte ad un mondo turbolento e in cambiamento, come dovrebbe svilupparsi la cooperazione in questo continente? I socialisti non possono fare a meno di immaginare un’iniziativa di sviluppo globale che inviti tutti i paesi a lavorare insieme per costruire un mondo aperto, inclusivo, pulito e bello, caratterizzato da pace duratura, sicurezza universale e prosperità comune. In un momento in cui l’unilateralismo, il protezionismo e il fascismo sono in aumento e l’economia favorevole si trova ad affrontare venti contrari, la lotta comune di socialisti e comunisti è vitale. Comprendere l’andamento generale dello sviluppo mondiale e stare al passo con l’andamento dei tempi è un argomento estremamente importante e sempre nuovo, bisogna cioè comprendere con precisione l’andamento generale dello sviluppo mondiale e cogliere scientificamente il nuovo orientamento storico che ne deriva riguardo lo sviluppo dei nostri territori.

Nonostante i fattori di rischio, la multipolarizzazione del mondo è ancora in fase di sviluppo profondo. I mercati emergenti e i paesi in via di sviluppo si trovano ad affrontare maggiori sfide, ma la tendenza generale non è cambiata. I mercati emergenti e i paesi in via di sviluppo hanno contribuito per l’80% alla crescita economica globale negli ultimi 20 anni, e la loro quota del PIL globale è aumentata dal 24% a oltre il 40% negli ultimi 40 anni. I BRICS, l’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai e altri meccanismi di cooperazione hanno ampliato le loro adesioni e l’Unione Africana ha aderito al G20. I paesi del Sud del mondo hanno rafforzato la solidarietà e la cooperazione e stanno avanzando mano nella mano nella lotta per costruire i propri paesi, raggiungere uno sviluppo indipendente e promuovere la democratizzazione delle relazioni internazionali.

Anche il modello economico globale di riferimento ha subito profondi cambiamenti, anche l’Occidente Gli Stati Uniti come leader hanno generalizzato il concetto di sicurezza nazionale, politicizzato e armato gli scambi economici, commerciali, scientifici e tecnologici, costruito giardini recintati e incoraggiato il “disaccoppiamento e la rottura delle catene economiche”. Inoltre, la cosa più preoccupante è l’alimentazione e la promozione dell’economia di guerra. La crisi ucraina non sembra finire, il conflitto israelo-palestinese è scoppiato di nuovo, i punti caldi della Terra sono esplosi uno dopo l’altro. A evitare l’irreparabile è la comunità internazionale, sempre più consapevole che le differenze di valori e di sistemi non devono essere motivo di conflitto e confronto, e che gli scambi e l’apprendimento reciproco tra civiltà possono migliorare la comprensione e stimolare il progresso comune. Il Movimento Comunista, Socialista, Marxista e di Liberazione Nazionale sarà il promotore assoluto della tendenza storica verso la pace, lo sviluppo, la cooperazione e risultati benefici per tutti.

Il presidente Xi Jinping afferma che “i giovani sono come il sole nascente”. E mi sono reso conto che, dentro e fuori dal mio Paese, sempre più giovani sono dalla parte giusta, unendosi sotto la bandiera della costruzione di una comunità di futuro condiviso per l’umanità e lavorando duramente per costruire un mondo caratterizzato da processi democratici ed egualitari tra le nazioni.

Voglio concludere con un augurio: che una volta tornati nei nostri rispettivi Paesi si continui ad esplorare nuove strade per lo sviluppo comune, aprendo un “percorso felice” a beneficio dei nostri rispettivi popoli. Agire così, come portavoce, come organizzazioni individuali e in un’azione coordinata, per rafforzare la connettività, facilitare le relazioni tra i nostri paesi e promuovere anche la costruzione di lotte comuni e visioni simili sulle nostre sfide storiche, per il socialismo e per la libertà.
In Italia diciamo: Al Lavoro e alla Lotta!

Il Compagno Responsabile Esteri Samuele Soddu ha inoltre scritto una calorosa lettera di ringraziamento alla Accademia Cinese delle Scienze Sociali per esprimere la sua più sincera gratitudine per aver ricevuto l’invito a partecipare, come delegato, al Forum Mondiale del Socialismo. La lettera contiene alcune riflessioni politiche di fase ed una breve analisi critica sull’organizzazione del Forum.
Riportiamo il testo integralmente nel file allegato.

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